SINDACO IAIA? SI FERMI, UN PO’, PER FAVORE. E’ IL PAESE CHE GLIELO CHIEDE!

SINDACO IAIA? SI FERMI, UN PO’, PER FAVORE. E’ IL PAESE CHE GLIELO CHIEDE!

Ad un anno, dall’insediamento ammistrativo, la squadra del Patto per Sava pare che si sia smarrita per strada …

In una squadra di calcio, moderna, ci sono tre tipi di gioco: a uomo (classico gioco italiano), a zona (calcio moderno) e zona mista (un insieme di gioco all’italiana e all’olandese). Quando una squadra viene eletta nella massima competizione, in questo caso calcistica, è logico che paga il dazio dell’inesperienza. Certo, questa comprensione non deve durare molto in quanto le altre squadre sono più agguerrite e, senz’altro, più preparate. Quindi, una volta che viene rimossa la classica “inesperienza”, restano solo due cose: è squadra valida per la massima serie o non è adatta ancora a competere? Gli analisti del calcio, gli opinionisti accesi, si chiedono spesso dove sta il problema: è colpa del presidente che non ha voluto spendere i soldi per acquistare i giocatori? E’ colpa dell’allenatore-giocatore che non è in grado di far reggere, e far correre, la sua squadra per tutti i 90 minuti, in mancanza di risultati? O forse può essere colpa dei giocatori che non sono all’altezza del compito che gli viene affidato?

Ribaltando questa disquisizione calcistica, escludendo quella del presidente della società calcistica, restano sul tappeto solo le ultime due. Ovvero, l’allenatore-giocatore e i giocatori. Bene, ipotizziamo che l’allenatore-giocatore è il sindaco IAIA, i giocatori la sua squadra amministrativa. Oggi stanno per tagliare il nastro del primo anno di insediamento nel nostro Palazzo municipale, fine maggio, e pare che l’intento iniziale, o meglio i buoni propositi, cominciano ad essere accantonati. Quale può essere il motivo di questa ipotetica deblace? Da quello che noi vediamo, e lo vediamo tutti i giorni nel paese, la fase di emergenza risolutoria (una volta per tutte) non è mai partita. Buche, voragini stadali che restano aperte per oltre 70 giorni è un brutto segno, specie per chi si è proposto al savese come migliore di chi stava prima di lui. E non parliamo degli Uffici della Polizia Muncipale, che è meglio! Parcheggi pubblici docet!

A distanza di un anno, cosa possiamo notare in tutto questo tempo passato? Poco, ben poco. Certo, vediamo un sindaco che sta ogni giorno nella nostra Casa comunale, riceve i savesi, e questo è un segno buono specie per chi vuole avere un contatto diretto con il suo sindaco. Si ma poco, che altro c’è? Ben poco, molto ben poco. Si stanno per perdere finanziamenti che, per fortuna questa, vengono ulteriormente rinviati per la scadenza, e ancora nulla viene prodotto. Oggi nel nostro Consiglio comunale non c’è solo una opposizione, ma ben sì tre opposizioni. La prima, quella “dormiente”, del Partito Democratico savese, la seconda quella “rampante” del PDL e la terza, sono in ordine numerico, quella “preparatissima” del Laboratorio politico per l’alternativa. Quindi non è solo un riflettore che è puntato sull’amministrazione IAIA, ma sono tre i fari che cercano di illuminare le contraddizioni amministrative odierne.

E quando c’è un opposizione così preparata, che sa leggere le classiche carte, allora il compito di chi amministra il paese, e delibera atti pubblici, deve essere molto attento. Ma molto per davvero. Se volessimo andare al Consiglio comunale di ieri, quello che è stato indetto con un solo ordine del giorno, ci viene da piangere. Come fa un’amministrazione, tramite il suo Presidente del Consiglio, indire un Consiglio comunale e poi, una volta che sta per iniziare la seduta istituzionale, ritira l’ordine del giorno? Qualcosa, e non solo qualcosa, qui non quadra. Il giorno prima, o meglio avanti ieri, nella seduta della Commissione dei Lavori Pubblici è successo di tutto, ma di tutto per davvero. Funzionari tecnici che non si assumevano responsabilità sulle firme da apporre sui diversi pareri sull’ordine del giorno, il quale doveva essere portato il giorno dopo nella massima assise istituzionale. Un sindaco che a quanto pare, e questo ci viene riferito, è andato su tutte le furie in questa riunione della Commissione dei Lavori Pubblici!

Ma questo, comunque, è dovuto alla presenza di una opposizione che sa leggere le carte e sa anche come funzionano le cose. Già, come funzionano le cose. E su questo, Villa di Piazza Risorgimento, il pantano amministrativo è di notevoli dimensioni: non riescono a dare una dritta ad una situazione che è diventata ingarbugliatissima in cui tutti hanno paura, tecnici e funzionari, di firmare la perizia di variante. Resta, comunque, il fatto che Piazza Risorgimento è ferma da quasi un anno e Sava lamenta, enormemente, la carenza dell’unico spazio verde nel centro urbano. Certo, oltre che mettere in evidenza questo, che messaggio lanciare al primo cittadino IAIA? Cambi qualche giocatore che non è all’altezza del compito, valuti la tenuta della sua squadra con una verifica e, questo non è malvagio suggerirlo, allarghi la sua maggioranza, se è proprio necessario, alle forze fresche che stanno all’opposizione.

Di sicuro faranno più bella figura di chi oggi sta sul carro del successo elettorale della primavera del 2012, il quale risulta a quasi 365 giorni sbiadito … vincere le elezioni è facile, basta sommare tantissime liste civiche e il gioco è fatto. Sulla carta però, resta poi il compito, più arduo, quello  di amministrare. L’allenatore-capitano si regoli, la serie inferiore è a due passi. Si gioca il futuro …

Giovanni Caforio

 

 

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