CAROSINO. Edizione 2017 della “Sagra del Vino”. Dibattito su “Comunità, territorio, prodotto: il modello dei presìdi Slow Food”

CAROSINO. Edizione 2017 della “Sagra del Vino”. Dibattito su “Comunità, territorio, prodotto: il modello dei presìdi Slow Food”

8 settembre, alle ore 19, al palazzo ducale D’Ayala-Valva ed è promossa da Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche nella rassegna organizzata dal Comune di Carosino

Nella serata, che prevede una parte seminariale e una parte dedicata alla degustazione dell’olio, si discuterà, in particolare, della dieta mediterranea, delle produzioni del territorio e della valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva pugliese.

Introdurrà l’iniziativa Franco Peluso, fiduciario della condotta Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche; seguiranno i saluti di Arcangelo Sapio, sindaco di Carosino e Giovanni Friuli, presidente Pro Loco Carosino. Relatori al convegno saranno Marcello Longo, consigliere nazionale Slow Food Italia e Consigliere della Fondazione Slow Food per la biodiversità onlus; Francesco Matarrese, capo panel Puglia della Guida agli extravergini Slow Food Editore; Giuseppina Rossini, biologa nutrizionista; Salvatore Pulimeno, segretario regionale Puglia di Slow Food Italia. Sono previsti, inoltre, gli interventi di Annamaria Bruni, amministratrice dell’azienda vitivinicola Vetrère; Gianpaolo Cassese, amministratore de “InMasseria” dei fratelli Cassese; Francesco Ettorre, direttore Pruvas società cooperativa. Partecipano alla manifestazione le aziende: Il PresenteBio, azienda agricola biologica di Lucia Cavallo; InMasseria, azienda agricola dei F.lli Cassese; Pregiata Forneria Lenti di Emanuele Lenti; Vetrère, azienda agricola di Annamaria e Francesca Bruni; Pruvas, società cooperativa agricola; Nicola Motolese, azienda agricola che produce cereali; Mimmo Galiandro, azienda agricola specializzata nella produzione di uva da tavola, azienda agricola Linoci, azienda agricola specializzata nella coltivazione di melograni.

Marcello Longo, consigliere nazionale Slow Food Italia e Consigliere della Fondazione Slow Food per la biodiversità onlus ha dichiarato: “Le comunità del cibo e i presìdi Slow Food sono l’espressione dell’economia locale che si esprime attraverso la solidarietà, la complicità di tutti gli attori. Essi hanno un’importanza strategica per disegnare una nuova società equa e solidale, senza tralasciare i cuochi, che sono i veri ambasciatori per comunicare la memoria e l’identità che una comunità esprime attraverso i suoi cibi. Il loro lavoro è fondamentale per salvaguardare la biodiversità agroalimentare. Molti piccoli produttori hanno trovato nei cuochi un sostegno e una collaborazione per continuare a essere custodi di sapere e territori. La loro esperienza è uno stimolo per un nuovo modo di concepire la cucina di territorio: buona, pulita e giusta.  Negli anni ‘50, i contadini erano il 54 per cento, oggi il 4 per cento e il 50 per cento di essi ha superato il 60esimo anno di età. Bisogna portare motivazioni utili, affinché i giovani tornino alla terra, perché il futuro è l’agricoltura di piccola scala”.

Franco Peluso, il fiduciario di Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche, ha ringraziato l’amministrazione comunale di Carosino per l’ospitalità nell’ambito della “Sagra del Vino” e ha sottolineato l’importanza della sinergia tra i territori: “Carosino, nell’ambito del territorio della condotta Slow Food Vigne e Ceramiche, rappresenta una realtà molto vicina al mondo dell’agricoltura; siamo orgogliosi di poter promuovere un momento di approfondimento dedicato al nostro olio extravergine d’oliva e – più in generale – al valore delle nostre produzioni agricole. La nostra condotta, nata nello scorso mese di aprile, conta oggi oltre 370 soci e vuole essere un riferimento territoriale nell’ambito della più vasta organizzazione sia nazionale che internazionale, promuovendo e organizzando eventi e progetti di valorizzazione territoriale. Riteniamo fondamentale alimentare il ruolo della comunità, per poter preservare i patrimoni culturali del nostro territorio, come vino, olio, ceramica, ortofrutta bio, prodotti da forno e caseari. Queste produzioni, individuate da Slow Food come punte d’eccellenza del territorio, rappresentano un esempio; sono il volano dell’economia locale, da cui ripartire per sviluppo socio-culturale ed economico delle nostre famiglie. In questa occasione, abbiamo invitato dei produttori e voluto rappresentare, anche visivamente, alcuni dei prodotti di qualità (pane, pasta, cereali, frutta, verdura e olio extravergine d’oliva) che caratterizzano la piramide alimentare della dieta mediterranea”.

 

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