ANORESSIA: SI FERMI IL RECLUTAMENTO DELLE MODELLE FUORI FUORI DALL’OSPEDALE PER ANORESSICHE
Delegati di un’agenzia di modelle si sono appostati fuori dal Centro di Stoccolma per i disturbi alimentari a cercare ragazze anoressiche
La macchina della moda non si è fermata neppure davanti ad un ospedale in cui vengono ricoverate persone che hanno problemi di alimentazione. La denuncia proviene dalla direttrice della clinica, Anna-Maria af Sandeberg. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa svedese TT, incaricati di un’agenzia di modelle si sono piazzati all’esterno dell’edificio del Centro di Stoccolma per i disturbi alimentari e hanno aspettato che le ragazze uscissero per la loro quotidiana passeggiata per scoprire tra le giovani anoressiche che vi sono curate, quelle più adatte a calcare le passerelle.
La direttrice ha spiegato che tra i 1700 pazienti dell’ospedale, il più grande di tutto il paese per la cura dell’anoressia, vi sono persone molto malate, alcune delle quali costrette in sedia a rotelle.
Il caso delle modelle troppo magre è da tempo discusso nel mondo della moda e della pubblicità, a tal punto da spingere lo stato di Israele, primo al mondo, a varare recentemente una legge che proibisce di sfilare alle modelle troppo magre. In una recente indagine in Italia, è emerso che i ben il 20% delle ragazzine tra gli 11 e i 17 anni soffre di disturbi alimentari. Non esiste lo stesso problema per i ragazzi. Il dato peggiora con l’età: dopo i 17 anni ne sono coinvolte il 30% delle giovani.
Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, è un episodio ripugnante e contrario all’etica. Il problema dell’anoressia appare sempre più drammatico, in una società che propone modelli e immagini pubblicitarie che inneggiano ad un concetto di forma fisica spesso distorto, che induce milioni di ragazzi e ragazze a dichiarare guerra al cibo. Viene molto spesso ricondotto dagli esperti ad una causa unica individuabile determinata dagli stilisti e le loro modelle, indicati molte volte come i principali responsabili di un problema che magari ha forse anche altre origini, ben più complesse e gravi. In mancanza di un codice etico in Italia che regolamenta la materia, lo “Sportello dei Diritti” sollecita all’industria della moda ad approvare un regolamento in cui vengono imposte alcune regole nel settore che spazzino via definitivamente agenzie come quella che è andata a cercare ragazze grissino fuori da un ospedale.