Un operaio di Belluno ha vinto la prima Coppa del mondo di Tiramisù
Un evento alla sua prima edizione, divenuto grandioso, oltre ogni felice aspettativa, montato ad arte dagli organizzatori, come lo stesso Tiramisù risulta essere quando riesce bene, il ricco dessert che si presta a tante varianti
Mascarpone, uova, savoiardi e caffè sono i quattro ingredienti base per prepararlo. È uno dei dolci italiani più famosi, anche nel mondo. Piace a tutti, è cremoso, pieno di sapore, è uno di quei dolci che non bastano mai perché dà così tanta soddisfazione.
Andrea Cicolella, ventottenne di Feltre (Belluno), operaio della Luxottica, ha superato migliaia di concorrenti da tutto il mondo con la versione più tradizionale di uno dei dolci italiani più amati nella prima Coppa del Mondo di Tiramisù. “Non avevo mai preparato un tiramisù prima della gara – ha confessato il vincitore, quando ho deciso di iscrivermi alla competizione ho cercato la ricetta su internet e ho cominciato ad allenarmi”.
L’evento organizzato da Twissen nella provincia di Treviso in due giorni di gara ha coinvolto e messo in gara 720 grandi appassionati di tutto il mondo, con nessun professionista, bastava iscriversi on line, con ben 192 giudici saranno impegnati nell’ingrato compito di assaggiare i dolci che vengono preparati . “Moltissime persone ci hanno ringraziato per l’evento e noi ringraziamo tutti, perché tutti si sono messi in gioco, anche se poi solo Andrea Ciccolella è riuscito a vincere e gli facciamo i complimenti” hanno riferito Francesco Redi e Debora Oliosi di Twissen.
È stata la prima gara del genere dedicata al tiramisù e hanno risposto in migliaia da ogni dove, compresi Brasile, India e Stati Uniti, Giappone, India, Sud America e da alcuni Paesi europei come Polonia, Austria e Francia, tanto che gli organizzatori hanno raccontato di essere stati costretti a ridurre il numero dei partecipanti per mancanza di spazi, nonostante sei grandi sedi a disposizione.
Anche la mole di ingredienti utilizzati è stata enorme: 28.000 savoiardi (Matilde Vicenzi), 28 kg di caffè (Hausbrandt), 11.368 uova (Le Naturelle), 400 kg di mascarpone (Lattebusche), 750 kg di cacao (Zaini), 1.000 piatti (Tognana) con il brand “tiramisù”, 500 rotoli di carta (Lucart), 4.000 cucchiaini per i giurati (PoloPlast).
Il vincitore ha proposto una versione tradizionale del dolce preparata con savoiardi, mascarpone, uova, caffè e cacao e il suo è stato giudicato il tiramisù migliore. La finalissima si è tenuta domenica 5 novembre davanti a una giuria composta da critici, giornalisti, chef e pasticceri di cui, tra gli altri, hanno fatto parte anche Igor Cassina (l’ex-ginnasta medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene) e Chiara Coltri (capitano della nazionale italiana di pallacanestro in carrozzina).
I concorrenti si sono sfidati in sei differenti luoghi della provincia (Castello di Roncade, Villa Emo di Fanzolo, Rotonda di Badoere, Conscio di Casale sul Sile, Bhr Hotel Treviso e Tenuta Astoria a Refrontolo) presentando la loro versione tradizionale oppure creativa del dolce. I luoghi dove si sono svolte le selezioni sono stati appositamente scelti per consentire al pubblico di assistere alla preparazione dei dolci, osservando le mosse dei “provetti pasticceri”, ma senza interferire con il loro lavoro.
Il Castello di Roncade è una villa veneta con l’unicità di essere circondata da mura di difesa. Villa Emo di Fanzolo di Vedelago è Patrimonio UNESCO. La Rotonda di Badoere è una maestosa barchessa del 1600 e all’origine era un centro commerciale naturale. La location di Conscio di Casale sul Sile è frequentata da giovani durante tutto l’anno. Il BHR Hotel Treviso è il “quartiere generale” dell’evento e la location con il programma di intrattenimento più corposo. La Tenuta Astoria è a Refrontolo nel bel mezzo delle colline del Prosecco ed è eccezionalmente aperta al pubblico per questa occasione.
Per la ricetta creativa, qualcuno ha preferito i “pavesini” ai savoiardi, altri hanno aggiunto il succo d’arancia, altri ancora il pistacchio, altri il radicchio di Treviso e la zucca. Andrea Cicolella è stato premiato nel salone della Camera di Commercio di Treviso da Roberto “Loli” Linguanotto, lo chef pasticcere del Ristorante Alle Beccherie considerato il padre nobile del tiramisù (l’atto notarile della ricetta depositata dai membri della Delegazione di Treviso dell’Accademia della Cucina Italiana-Istituto Culturale della Repubblica gliene attribuisce la paternità).
Ha ottenuto il punteggio più alto considerando l’esecuzione tecnica, la presentazione estetica del piatto, la sapidità e armonia, l’intensità gustativa, e l’equilibrio sia in termini di gusto che di consistenza, perché un vero tiramisù “deve stare in piedi”, ovvero non deve disfarsi. Il secondo posto è andato a Valentina Sambo di Chioggia, il terzo a Michela Masiero di Rovigo e il quarto a Monica Michelin di Vedelago. Nella finalissima di domenica pomeriggio, presentata da Moreno Morello di “Striscia la Notizia”, la giuria è stata composta da esperti e anche da personalità del territorio (e non solo).
La “Coppa del Mondo di Tiramisù” è stato l’atto conclusivo del “SileFest 2017”, la rassegna nata dal progetto “Sile, oasi d’acque e di sapori” , frutto della convenzione “VisitSile” che vede riuniti i nove comuni rivieraschi del fiume che attraversa la Marca trevigiana: Casale sul Sile, Casier, Istrana, Morgano, Quinto di Treviso, Roncade, Silea, Treviso (capofila), Vedelago e l’Ente Parco del Sile.
L’intero progetto ha coinvolto 100 studenti dell’Istituto Lepido Rocco. Contarina, che si occupa dei servizi ambientali in provincia di Treviso, ha organizzato 45 isole ecologiche. Dolcefreddo Moralberti ha portato la propria esperienza internazionale, in quanto il proprio tiramisù con la ricetta tradizionale trevigiana viene degustato nei ristoranti di tutto il mondo. Per l’evento, è stata realizzata la bottiglia ufficiale di Spumante Italiano dal partner Astoria che porterà con sé la ricetta del dessert in 80 Paesi.
I cappelli da chef (EgoChef) sono stati prodotti nello stabilimento di Crocetta del Montello. Più di 1/3 della Giuria è di FIPE Treviso (Federazione Italiana Pubblici Esercizi). Le sedi utilizzate appartengono alla OGD (Organizzazione di Gestione della Destinazione Turistica) denominata “Città d’arte e ville venete del territorio trevigiano”. Tutte le aziende coinvolte hanno almeno una unità operativa nel territorio della CCIAA di Treviso e Belluno.
È stato possibile acquistare in diverse sedi le famose bambole Pigotte dell’UNICEF, oltre che donare con SMS o con chiamata da rete fissa al 45566. Si sono svolti al BHR Hotel Treviso anche due laboratori UNICEF per 15 bambini per turno. Il Dipartimento Jean Monnet di Locarno (Svizzera) condurrà una analisi dell’impatto della Tiramisù World Cup sull’economia locale. In ogni location c’è stato il Tiramisù Bar dove poter degustare il tiramisù approvato da Roberto “Loli” Linguanotto, chef storico del Risorante “Le Beccherie”.
Vito Piepoli