Biancaneve, la vera storia a “La Lunga Befana” dei Teatri di Bari

Biancaneve, la vera storia a “La Lunga Befana” dei Teatri di Bari

Nella profondità dell’essere umano

Per “La Lunga Befana” dei Teatri di Bari, sabato 6 e domenica 7 gennaio, alle ore 18 al Teatro Kismet, strada San Giorgio martire 22/f, va in scena “Biancaneve, la vera storia“, scene luci testo e regia Michelangelo Campanale, con Catia Caramia, Maria Pascale, Luigi Tagliente, costumi Maria Pascale, assistente alla regia Serena Tondo, assistente di produzione Sandra Novellino, tecnici di scena Walter Mirabile e Carlo Quartararo, produzione Crest, spettacolo vincitore XXXVI Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi (Premio Padova 2017 – Amici di Emanuele Luzzati). Dopo lo spettacolo falò, cioccolata calda e festa della befana. Biglietto 10 euro (adulti), 8 euro (bambini e over 65). Info: 080.5797667.

L’ultimo dei sette nani diventa testimone dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre. Una madre che diventa matrigna, perché bruciata dall’invidia per la bellezza di una figlia che la vita chiama naturalmente a fiorire. Nel bosco Biancaneve aspetta come le pietre preziose che, pazienti, restano nel fondo delle miniere, fino a quando un giorno saranno portate alla luce e potranno risplendere di luce propria ai raggi del sole.

Un “dietro le quinte” della storia, dove prendono forma e vita i personaggi, i loro sentimenti e le loro azioni, talvolta buoni e talvolta cattivi, quasi mai sempre buoni o sempre cattivi. Proprio come uno spettacolo: un po’ comico, un po’ emozionante; o come la vita che impariamo ad affrontare: un po’ dolce, un po’ irritante, un po’ divertente, un po’ inquietante, un po’.

 

Nato a Taranto nel 1977, il Crest porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea.

Ha scelto quali interlocutori privilegiati i bambini, i ragazzi e i giovani, con l’intento di creare un punto di riferimento culturale e professionale forte. È stato finalista per il premio ETI-Stregagatto con gli spettacoli “La neve era bianca” nel 1999, “La mattanza” nel 2000, “Cane nero” nel 2001 ed ha prodotto lo spettacolo vincitore del Premio Scenario 2005, “Il deficiente”.

Ha vinto tre edizioni del premio L’uccellino azzurro (Festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (2009 e 2015) e “Sposa sirena” (2013) e l’edizione 2017 del Premio Padova – Amici di Emanuele Luzzati (XXXVI Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi) con lo spettacolo “Biancaneve, la vera storia”. Dopo 30 anni di attività “senza fissa dimora”, dal 2009 dispone di 1000 metri quadrati di “teatro da abitare”, il TaTÀ, nel quartiere popolare ed operaio per eccellenza della città, il rione Tamburi.

 

photo © Tea Primiterra

 

viv@voce

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