SAVA. Emergenza piccioni. I locali soprastanti l’ex Bar Pedro trasformati in colombaia. La salute e il “Soccorso dei randagi”: quali delle due è prioritaria?
L’amministrazione IAIA dà all’associazione Anta 7200 euro all’anno e mette in sordina la pericolosità delle 62 malattie infettive del guano
Non posso non condividere l’indignazione dei tanti cittadini che continuano a dover subire “l’invasione” di colonie di piccioni che si insidiano ovunque e che con i loro escrementi “cadenti”, sparsi sui marciapiedi, sui balconi, sulle terrazze, negli anfratti ecc. mettono a rischio la salute pubblica.
Della questione ne avevo parlato alcuni mesi fa con il sindaco IAIA e con l’assessore all’Ambiente Mirko PICCOLO, facendo loro presente che tale situazione rivestiva carattere igienico sanitario e quindi un problema di salute pubblica. Il guano (escremento dei piccioni), non solo è responsabile dei danni da corrosione alle strutture e di un forte degrado cittadino; i luoghi dove trovano riparo (sottotetti, gronde, volte, davanzali, cornicioni) e le zone infiltrate dalla presenza di sostanza organica (tetti, muri, supporti lignei), si popolano di agenti patogeni e parassiti derivanti dai detriti organici (gli escrementi e i resti dei volatili morti).
I batteri si espandono liberamente nell’aria e giungono nei luoghi pubblici contaminando oggetti di uso quotidiano e persino il cibo.
La contaminazione fecale dell’ambiente, la polverizzazione e dispersione del guano, la presenza di nidi negli edifici, causano danni talvolta irreparabili, sono occasione di diffusione e di contagio di malattie infettive all’uomo.
Appare quindi indispensabile ed URGENTE un’azione di interventi di tutela e di ripristino delle condizioni igieniche dovuti alla presenza di piccioni, di volatili molesti e del guano degli stessi, veicoli di trasmissione di malattie infettive come la salmonellosi, l’ornitosi, la borrelliosi, toxoplasmosi, encefalite, tubercolosi, le quali rappresentano gravi rischi di salute pubblica.
L’amministrazione comunale con Delibera di Giunta (n.102 del 31/08/2017) aveva deliberato per l’allontanamento dei volatili in questione, allontanamento che sarebbe dovuto avvenire “MEDIANTE FALCHI ADDESTRATI” (peraltro già sperimentato da altri Comuni come quello di Maruggio), e a tal proposito presso il Comune di Sava vi era stato un’incontro con l’assessore Mirko PICCOLO e il falconiere Angelo Bergamotti che aveva prima effettuato il sopralluogo e successivamente presentato un preventivo di spesa che ammontava a 9.000 euro per la bonifica.
Dalla data della Delibera n. 102 del 31 agosto 2017 sono trascorsi circa cinque mesi e la situazione igienico sanitaria sul territorio (e in particolare nel centro urbano) é venuta a peggiorare ma … nonostante ciò, NULLA ANCORA E’ STATO FATTO, e l’assessore Mirko PICCOLO da me interpellato ha risposto: “NON ABBIAMO I FONDI”.
A questo punto la domanda sorge spontanea:
COME MAI I FONDI PER LA “CONVENZIONE” CON L’ASSOCIAZIONE “ANTA” LI AVETE TROVATI IN OTTO GIORNI E NON AVETE “TROVATO” QUELLI PER LA BONIFICA AI FINI DELLA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA?
In otto giorni i nostri amministratori, prima con Delibera di Giunta n. 175 del 14/12/2017, e dopo con Determina n. 891 del 22/12/2017 hanno stipulato una Convenzione con l’ ANTA di Sava che percepirà 600,00 euro al mese, con un impegno di spesa annuo di 7.200 euro “PER UN SERVIZIO DI RECUPERO DI ANIMALI RANDAGI FERITI (cani e gatti) RINVENUTI NEL TERRITORIO”.
Signor sindaco, Lei é la prima Autorità Sanitaria locale ma, CON TUTTO IL RISPETTO PER GLI ANIMALI, non le sembra che la salute dei suoi concittadini sia più importante di quella dei probabili randagi feriti? E allora, con quale criterio avete anteposto il “soccorso dei cani e dei gatti” al posto del pericolo che può derivarne dalla mancanza d’igiene pubblica a causa della presenza del guano dei piccioni?
Attendo una risposta.
Mimmo Carrieri