Sava. “SINDACO IAIA, QUANDO I NOSTRI CONCITTADINI VEDRANNO I SOLDI DEL RIMBORSO DELLA TARI ERRATA?”
Da Fabio Pichierri, Capogruppo consiliare di “Uniti per Sava”, riceviamo e volentieri pubblichiamo
“Son passati più di due mesi da quando è stato smascherato l’errore TARI presso il nostro Comune e, dopo gli annunci del sindaco Iaia che ha PROMESSO rimborsi automatici, a tutt’oggi tutto tace!!!
Volevo ricordare che il Comune di Sava rientra in quel 10% di Comuni italiani che hanno commesso l’ERRORE, per come ammesso dallo stesso sindaco Iaia nel corso dell’assemblea pubblica organizzata lo scorso 20 dicembre dalle forze di minoranza. L’errore nasceva dall’applicazione della quota variabile sia sull’abitazione che sulle pertinenze. Invece, il calcolo corretto prevedeva l’applicazione della quota variabile una sola volta sull’abitazione e non anche sulle pertinenze.
Dopo l’ammissione dell’errore da parte del sindaco l’argomento è caduto nel dimenticatoio non essendo stato portato all’attenzione della Commissione Consigliare permanente “Affari Generali – Finanze – Bilancio – Programmazione e Personale” né della massima assise rappresentata dal Consiglio Comunale. Questo non è CORRETTO se si vuole garantire il rimborso ai nostri concittadini in tempi veloci e certi, infatti, affermare “RIMBORSO AUTOMATICO” per TUTTI senza dire entro quando i nostri concittadini si vedranno restituito quanto indebitamente richiesto a tassazione e soprattutto con quali risorse l’amministrazione intende far fronte ai rimborsi, equivale a parlare del “NIENTE”.
CORRETTEZZA vuole che, così come quando l’Ente chiede in pagamento una tassa o un tributo ponendo dei termini che di solito sono 60 giorni trascorsi infruttuosamente i quali si rendono applicabili sanzioni ed interessi, anche quando deve erogare un RIMBORSO deve farlo in tempi certi per il cittadino. Oltretutto, ai cittadini destinatari di rimborso è riconosciuto il pagamento di interessi a tasso legale pertanto, più l’Ente attende nell’erogazione e maggiori sono gli interessi che è chiamato a corrispondere. Probabilmente, la corresponsione di maggiori interessi potrebbe anche configurare un danno erariale per l’Ente che l’amministrazione potrebbe benissimo evitare atteso che è ormai acclarato sia l’errore che il quantum (dichiarato dal sindaco nel corso dell’assemblea pubblica del 20 dicembre 2017).
Si parla di somme importanti che i cittadini savesi attendono di vedersi rimborsati, a tal fine, per ONESTA’, sarebbe stato utile che l’Ufficio tributi dell’Ente almeno si fosse attivato comunicando a tutti quei cittadini destinatari del potenziale rimborso, l’importo del rimborso loro spettante ed il riconoscimento del debito nei loro confronti. Molti cittadini si accontenterebbero anche che si procedesse a compensare il credito loro spettante con quanto dovuto a titolo di TARI 2018 ma, NULLA di FATTO di tutto quanto innanzi.
Per concludere, il sottoscritto e tutto il movimento civico che rappresento in Consiglio comunale “UNITI per SAVA”, presteremo la massima attenzione acchè i legittimi diritti dei nostri concittadini vengano RISPETTATI e non CALPESTATI anche rendendoci disponibili, in assenza di pronte CERTEZZE, a promuovere la formalizzazione delle istanze di rimborso alle Autorità competenti”.