SAVA. “Sindaco IAIA, i chiarimenti dal Dipartimento delle Finanze sono arrivati. Cosa aspetta a rimborsare i savesi che hanno pagato la Tari errata?”

SAVA. “Sindaco IAIA, i chiarimenti dal Dipartimento delle Finanze sono arrivati. Cosa aspetta a rimborsare i savesi che hanno pagato la Tari errata?”

Nota stampa di Fabio Pichierri, capogruppo Consiliare del movimento politico “Insieme per Sava”

Il tempo passa e i nostri concittadini continuano a non vedere un euro con riferimento ai rimborsi relativi ai conteggi errati della TARI, contrariamente a quanto PROMESSO dal sindaco di Sava Iaia che parlava di rimborsi automatici. Infatti, il sindaco sosteneva che necessitava attendere che il quadro normativo fosse più chiaro per poter procedere ai rimborsi.

Perfetto, ora i chiarimenti attesi dal sindaco sono giunti, il Dipartimento delle Finanze nel corso del Telefisco 2018 tenutosi il 1 febbraio 2018, ha dato le indicazioni tecniche percorribili e l’Ente comunale di Sava può procedere nel rimborso di quanto indebitamente sottratto ai cittadini savesi.

I tecnici del Ministero hanno fornito più soluzioni e precisamente:

– rimodulazione delle tariffe relative alle annualità 2014-2017 ora per allora, procedendo a conguagliare a credito o a debito i contribuenti che hanno rispettivamente pagato in più o in meno quanto dovuto a titolo di TARI;

– far fronte ai rimborsi attraverso la copertura a carico del bilancio generale dell’ente, senza pertanto incidere sui cittadini privi di unità pertinenziali, conformemente a quanto affermato dalla Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Toscana, con la deliberazione n. 73 del 28 aprile 2015.

Ora, il movimento civico “UNITI PER SAVA” che rappresento in Consiglio Comunale, scarterebbe la prima soluzione non volendo rimettere nuovamente le mani in tasca ai nostri concittadini e propenderebbe invece per la seconda soluzione che vedrebbe rimborsati i nostri cittadini destinatari dell’ERRORE commesso dal Comune di Sava, facendo ricorso esclusivamente sul bilancio generale del Comune.

A tal fine, l’Amministrazione potrebbe comunque garantire l’equilibrio di bilancio facendo economie ed evitando sprechi. Oltretutto, i cittadini hanno fatto legittimo affidamento sul calcolo effettuato dall’Ente comunale corrispondendo quanto loro richiesto nella convinzione di stare ad adempiere correttamente all’obbligazione tributaria della TARI così come liquidata e richiesta dal Comune stesso.

A mio avviso, sarebbe del tutto SCORRETTO andare a richiedere arretrati TARI ai nostri concittadini facendo loro pesare un ERRORE ad essi non imputabile. L’Ente comunale si assuma le responsabilità dell’ERRORE commesso, attinga dal bilancio generale e lasci in pace i cittadini già vessati dalle numerose scadenze e dalla annosa burocrazia. L’ERRORE è del Comune e deve essere lo stesso a farsene completo carico, senza andare ad incidere minimamente sul portafoglio del CITTADINO SAVESE.

Sono stupito dal silenzio e dalla noncuranza che perdura sull’argomento da parte del sindaco Iaia e della sua amministrazione, infatti, non è stata interessata la Commissione Consigliare competente (Affari Generali – Finanze – Bilancio – Programmazione e Personale), cosa ancor più grave, non è stato interessato nemmeno il Consiglio Comunale. Si consideri che per poter procedere ai rimborsi, fatta salva la copertura, necessita preventivamente procedere all’annullamento del regolamento comunale.

Nulla di tutto ciò appare sugli ordini del giorno, vi è solo la rassicurazione di qualche mese fa del sindaco che afferma: “RIMBORSO AUTOMATICO PER TUTTI” ma senza dire ne come ne quando i nostri cari concittadini si vedranno restituito l’indebito.

Questo a mio modo di vedere non è CORRETTEZZA, l’amministrazione si assuma le sue responsabilità e dica chiaramente senza temporeggiare ulteriormente, COME ed entro quanto tempo ancora i destinatari dei rimborsi vedranno i loro soldi. Per completezza devo affermare che, se da una parte l’amministrazione Iaia non si preoccupa di dare in tempi veloci e certi i rimborsi ai nostri concittadini riconoscendo così solo APPARENTEMENTE il loro diritto, ma al contrario e di FATTO non dando CERTEZZA ai loro DIRITTI, d’altro canto si preoccupa e si attiva per notificare accertamenti per tassa rifiuti in gran parte errati nella superficie tassabile ed altro, nonché per annualità ormai prescritte.

Come dire, quando il Comune deve dare ai cittadini dice ASPETTATE quando invece deve avere, intima il pagamento entro 60 giorni.

Saranno i nostri concittadini a valutare la CORRETTEZZA di questo modo di amministrare, infatti, gli appuntamenti con gli elettori non sono esauriti e non mancheranno.

 

 

viv@voce

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