TARANTO. “Chiudiamola qua!”, ha visto la partecipazione di un buon numero di cittadini

TARANTO. “Chiudiamola qua!”, ha visto la partecipazione di un buon numero di cittadini

Evento organizzato dai Genitori tarantini e sostenuto dall’adesione di una quarantina tra gruppi ed associazioni

In barba alle preoccupanti previsioni meteorologiche, avanti ieri mattina, 17 marzo, Piazza Garibaldi, a Taranto, è stata baciata dal sole.

L’evento “Chiudiamola qua!”, organizzato dai Genitori tarantini e sostenuto dall’adesione di una quarantina tra gruppi ed associazioni, ha visto la partecipazione di un buon numero di cittadini. Sicuramente un numero più nutrito di persone avrebbe meglio rappresentato lo sforzo organizzativo profuso. Bisognerà continuare nell’opera di inclusione e coinvolgimento di tutti i soggetti del mondo associativo che sono impegnati in questa battaglia di riscatto e di tutela di diritti inalienabili e fondamentali.

Una prova di maggiore convergenza, di maggiore impegno al sostegno della causa comune, senza dubbio potrà irrobustire i rapporti coi cittadini che hanno necessità di riferimenti più coesi e meno disgregati. Ciò nonostante la manifestazione ha prodotto una importante energia positiva, palpabile durante questo evento, che ha rappresentato il migliore auspicio ed una responsabile occasione di riflessione per tutti.

Dal palco, il messaggio dei Genitori tarantini è stato chiaro, senza possibilità di interpretazioni più o meno creative: con i suoi infiniti decreti legge, il Governo italiano ha calpestato troppi articoli della Costituzione italiana, della Carta europea dei Diritti fondamentali dell’Uomo e della Carta internazionale dei Diritti del Bambino, relegando l’intera provincia di Taranto al ruolo di possedimento dello Stato.

Con la scusa di tutelare i posti di lavoro, in realtà ha solo tutelato gli interessi degli inquinatori (una cosa che già un cospicuo numero di lavoratori dell’Ilva ha capito e contro la quale lotta). In più, come se non bastasse, con il suo agire, il Governo ha impedito e ancora impedisce ai tarantini di parlare della sublime bellezza del territorio, negando di fatto lo sviluppo del turismo.

Per tutto questo e per un futuro compatibile con le peculiarità della provincia tarantina, quella fabbrica di morte, malattie e disoccupazione va chiusa, il terreno va bonificato a cura degli stessi lavoratori attualmente impegnati nella produzione e restituito alla provincia tarantina. Ogni giorno in più di produzione aumenterà di mesi le sofferenze di ambiente e popolazione.

Durante l’evento, molti sono stati gli interventi di spicco: dal dottor Patrizio Mazza alla dottoressa Grazia Parisi, dal professor Marescotti a Delio Monaco dell’Isde di Massafra, al saluto portato dalla delegata del sindaco di Grottaglie e dall’Associazione Terra libera dai veleni, passando anche per Ciro Petrarulo dell’associazione Utòpia, Tiziana Magrì del Comitato Quartiere Tamburi, da venti anni tra le persone più impegnate del rione, le delegate di Taranto Lider e alcuni imprenditori che con le loro parole hanno voluto dimostrare che una svolta, a Taranto, non solo è possibile, ma già si sta verificando. Massimo Di Giuseppe (Vibrotek), Carmelo Fanizza (Jonian Dolphin), Massimo Nicolardi (Pulsano d’A mare), Giovanni Cianciaruso (Taranto in calessino), tra questi ultimi.

Sempre dal palco, i versi appassionati della poetessa Anna Vozza, di Dino Maiano, Florenza Mongelli e Giuseppe D’Aloia.

A fare da egregia cornice all’evento, le immagini fotografiche dei fondali dei mari di Taranto, a cura di Rossella Baldacconi e Giacinto Ribezzo. In più, l’esposizione di quadri e poesie di alcuni artisti tarantini di Taranto Poesia e di foto dell’Endas Taranto – fotografi per passione. Alcune di queste opere sono state vendute e il ricavato è stato donato ai Genitori tarantini come contributo per le spese, anche per le attività future. Un grazie per questo gesto di generosità ed insieme di riconoscimento dell’attività svolta sul territorio.

Decine di bambini hanno potuto dar sfogo alla propria creatività grazie a colori, pennelli e fogli, sotto la supervisione di volontari, vivendo così una domenica diversa dalle altre.

Lo stand più affollato è stato quello dedicato alla raccolta delle firme per una petizione da presentare al Sindaco e al Consiglio comunale di Taranto, con la quale si pretende di sapere se la salute dei cittadini viene tutelata e, in caso contrario, si pretende che le Istituzioni locali adottino tutti gli strumenti che la legge mette loro a disposizione affinché questa salute venga garantita, fino ad arrivare all’emissione di un’ordinanza di arresto degli impianti. Durante l’evento, sono state raccolte 478 firme di cittadini, grazie all’instancabile lavoro dei ragazzi di LiberiAmo Taranto.

Chiudiamola qua! Adesso!

(foto di Mino Lo Re)

 

Queste le adesioni alla manifestazione:

LiberiAmo Taranto

Hermes Academy Onlus

Strambopoli – Presidio Arcigay nella Provincia di Taranto

CONTRAMIANTO E ALTRI RISCHI ONLUS

CasArcobaleno

Centro di Ascolto LGBTIQ di Taranto e provincia

LOA Libere Officine Artigiane

Associazione Mitilicoltori

Pulsano D’A mare

ISDE Massafra

Ass. La Baracca- Compagnia teatrale Cesare Giulio Viola

Associazione Terra Libera dai Veleni

Peacelink

AIL Taranto

Taranto in calessino

Il Cerchio Magico

WWF Taranto Onlus

Associazione UTOPIA

Taranto Lider

Verità’ per Taranto

Associazione Astra

Sud in movimento

Madre terra Massafra

Comitato Parco di Guerra – Massafra

Lu’ Lupranese

Gruppo Fb “Anche questa è Taranto”

Plasticaqqua’

Dr. Agostino Di Ciaula ( ISDE Puglia)

Associazione Donna a Sud

Made in Taranto

Remedia malattie e disabilità ambientali

Associazione Progentes

Comitato Legamjonici

Gruppo #tarantovale

Jonio Jazz arte e cultura

Taranto Poesia

Comitato di quartiere Tamburi

Comitato art. 32 – Diritto alla salute

Associazione Mister Sorriso

ENDAS Taranto – Fotografi per passione

Gruppo fb “Sei di Taranto se…”

 

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