PALAGIANELLO. Rami sopravvissuti all’incendio dell’estate scorsa diventano un’arpa eolica, nel parco naturale, grazie al progetto Semina
Per l’ultimo appuntamento in programma per il progetto “Semina”, che da mesi vede impegnata l’associazione culturale Bocche del Vento, in nome di una politica della bellezza, il massafrese Mino Notaristefano ha realizzato l’installazione “Arpa eolica” nel cuore del Parco Naturale di Palagianello
Ha usato quello che resta di una pineta andata in fumo, “resti ancora pieni di vita – ha spiegato l’artista Notaristefano -. Ho utilizzato semplici molle d’acciaio armonico, ancorate a rami che resistono e collegate a una cassa di risonanza anch’essa resto dell’incendio di qualche estate fa. Il vento, trasformandosi in fiato, mette in vibrazione le corde vocali di una natura che non muore e che si rigenera”.
“Per noi – ha commentato Lilia Carucci, presidente dell’Associazione Bocche del Vento – ritornare nel bosco dopo l’incendio, insieme ai ragazzi delle classi 2^ C e D dell’istituto comprensivo Marconi, accompagnati dalle insegnanti Rosa De Leonardis e Piera Bruno, è stato un atto estremamente significativo. L’arte è diventata non solo un atto estetico, ma anche uno strumento didattico, espediente di valorizzazione e rigenerazione di materiali e luoghi”.
All’iniziativa ha aderito anche il Corpo Forestale di Castellaneta, che ha guidato i ragazzi nell’osservazione e nell’interpretazione del nuovo paesaggio. Un modo per far comprendere alle future generazioni come “la tutela del paesaggio e lo studio della sua memoria storica costituiscano valori culturali ineludibili e premessa per un uso consapevole del territorio e per un suo sviluppo sostenibile”.
“Non siamo in una fase conclusiva di progetto – ha sottolineato Valentina Maggi, segretaria di Bocche del Vento – ma siamo all’inizio di una nuova fase, in cui con maggiore consapevolezza intendiamo continuare su questa strada, provando a seminare ancora, imparando a prenderci cura del nostro territorio e a progettare nuovi immaginari”.
“Semina”, lo ricordiamo, è parte del progetto Open Plus vincitore di Funder35 edizione 2016, sostenuto da Fondazione con il sud e patrocinato del Comune di Palagianello.
“Va dato atto a Bocche del Vento di aver mantenuto alta l’attenzione – ha spiegato il sindaco Michele Labalestra – sulla nostra gravina, che un incendio ha distrutto il 13 agosto scorso. Quella gravina è la culla della nostra identità, custodisce le nostre origini e le nostre radici. Mantenerne viva la memoria, oltre che la natura, contribuisce a mantenere viva la nostra comunità”.