SAVA. “Caos rimborsi Tari errata. Ma il Comune ha i soldi per pagare o no?”

SAVA. “Caos rimborsi Tari errata. Ma il Comune ha i soldi per pagare o no?”

Dal dott. Giulio Rossetti, riceviamo e volentieri pubblichiamo

“Quindi contrariamente a quanto promesso chi non presenta l’istanza non avrà più il rimborso automatico?”

Ormai da quasi sei mesi i nostri concittadini sentono parlare di RIMBORSO TARI, di fatto purtroppo, nessuno può vantarsi di averlo ricevuto registrando dalla Casa Comunale solo SILENZIO sulla vicenda sin dall’origine.

Non continuiamo a girare intorno al problema senza affrontarlo, la prima domanda cui l’istituzione comunale deve rispondere alla cittadinanza è dire se il Comune ha i soldi per procedere ai rimborsi oppure no??? Se i soldi ci sono potremo parlare di rimborsi altrimenti continueremo solo a parlare per mesi e mesi o forse per anni senza giungere a fatti concreti, è una questione che và trattata con la massima sensibilità e TRASPARENZA!!!

E’ una domanda cui gli onesti cittadini SAVESI meritano una risposta SERIA!!! Infatti, i savesi quando si è trattato di pagare puntualmente alle previste scadenze le rate della TARI, lo hanno fatto senza esitazioni forse anche sacrificando esigenze familiari o magari rinunciando anche ad una serata in pizzeria con gli amici pertanto, con altrettanta ONESTA’ e puntualità vanno rimborsati e messi a conoscenza dalla Casa Comunale su tutti i particolari di questa vicenda. Penso sia GIUSTO e CORRETTO dopo mesi e mesi di sole parole, che i cittadini sappiano con esattezza entro quando devono aspettarsi il rimborso.

Già nel corso dell’assemblea pubblica tenutasi il 20 dicembre 2017 sull’argomento, il sindaco Iaia aveva ammesso l’ERRORE, aveva assunto l’impegno per la restituzione automatica delle somme pagate in più senza necessità di “inutili moduli di rimborso” per come testualmente lo stesso aveva affermato. Affermava che bisognava temporeggiare “in attesa di un pronunciamento normativo a livello nazionale”.

Bene, come voluto, in occasione del Telefisco 2018 tenutosi il 1 febbraio scorso, giungevano ufficialmente dai tecnici del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze, le attese indicazioni e soluzioni tecniche necessarie per procedere con i legittimi e desiderati RIMBORSI.

Solo dopo l’avvio dell’apprezzabile iniziativa di compilazione gratuita delle istanze di rimborso a far data dal 16 aprile 2018 a cura del movimento civico UNITI PER SAVA, di immediato riflesso viene diffuso un avviso pubblico del Comune di Sava ove si informano i cittadini interessati che dal 24 aprile 2018 sarebbe stato possibile presentare istanza di rimborso ed i moduli erano disponibili presso lo stesso Ente.

I cittadini rischiano di non capirci più nulla: prima il sindaco promette rimborsi AUTOMATICI senza presentare alcun “inutile modulo di rimborso” poi si chiede ai cittadini di compilare i moduli di rimborso disponibili presso il Comune; prima si chiede di temporeggiare in attesa di un pronunciamento normativo a livello nazionale poi i chiarimenti ufficiali arrivano ma i rimborsi ancora NO!!! E’ giusto anche che si sappia, se i rimborsi non saranno più automatici a tutti gli aventi diritto così come annunciato o saranno liquidati solo ed esclusivamente a chi ne farà domanda???? Troppe sono le domande ad oggi rimaste prive di una seria risposta.

A parere di chi scrive, l’Ufficio tributi dell’Ente che ha determinato (sbagliando) quanto dovuto da noi cittadini ai fini della TARI, ha contezza di quanto incassato, quindi, è già in possesso di tutti i dati dei contribuenti ben potendo procedere a liquidare autonomamente i rimborsi in regime di autotutela. Apprendiamo oltretutto dell’affidamento di un incarico esterno per la quantificazione sempre di detti rimborsi. Necessita un’accelerazione al fine di evitare che i nostri concittadini, vengano nuovamente chiamati a pagare le imposte e tasse comunali dell’anno nonostante molti di loro vantino un credito con l’Ente che, si potrebbe anche valutare la possibilità di compensare.

Stante ai numeri diffusi dallo stesso sindaco nel corso dell’assemblea pubblica parliamo di circa 500.000,00 euro da rimborsare pertanto, è giusto che dette somme ritornino nelle tasche dei nostri cari cittadini in tempi brevi e certi anche in considerazione del fatto che dette somme sono produttive di interessi a loro favore e onde evitare nel contempo danni alle casse comunali.

viv@voce

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