BCC Avetrana approva il Bilancio 2017 e conferma la sua inossidabile solidità
La riforma del Credito Cooperativo, in avanzato processo di attuazione, non trova impreparata la Banca di Credito Cooperativo di Avetrana, che con il Bilancio 2017 consolida la propria affidabilità (sia patrimoniale sia gestionale) e ribadisce la sua forte presenza nel territorio
Il rendiconto annuale, votato all’unanimità il 6 maggio dall’Assemblea dei Soci, riporta infatti un utile superiore a quello dello scorso anno e nuove erogazioni di credito per complessivi 17 milioni 660mila euro.
Nel 2017 la raccolta totale dalla clientela è stata di 135 milioni 600 mila euro, con un aumento di 4 milioni 79mila euro rispetto al 2016 (+ 3,10%). La variazione deriva principalmente dall’incremento della raccolta indiretta (+88,67% in rapporto all’anno scorso), seppure quella diretta rappresenti l’83,65% del totale.
Nella raccolta diretta crescono i conti correnti e i depositi al risparmio (+ 8,08%). Nella raccolta indiretta primeggia il dato aggregato dei fondi gestiti di diverso tipo, che segna un +145,75% rispetto al 2016.
L’utile di esercizio finale è stato di 557.815 euro ovvero + 30,10% su base annua.
«Con riferimento ai settori di destinazione del credito – si legge nella Relazione del CdA -, si conferma la tendenza della crescita del credito alle famiglie: gli impieghi lordi registrano rispetto al dato del 2016 una crescita dell’11,58%. All’interno della categoria, prevale l’incidenza della componente “famiglie consumatrici” (47 milioni 403mila euro; +15,72% rispetto al 2016)».
Al territorio, inoltre, sono stati destinati più di 30mila euro in erogazioni liberali, per iniziative negli ambiti del sociale, dello sport, della cultura e dello spettacolo, promosse a vario titolo da soggetti no profit ed enti. A queste si aggiungono le borse di studio direttamente erogate dalla banca a studenti meritevoli.
Resta altissimo anche l’indice di solidità (CET1 ratio) della banca, che al 30 settembre 2017 si attestava al 37,72%, contro il 16,90% medio delle BCC italiane e il 13,20% medio dell’intero sistema bancario nazionale.
Ed è proprio l’assetto patrimoniale a porre BCC Avetrana in una posizione di vantaggio rispetto alle linee imposte dalla riforma del Credito Cooperativo. «Il contesto attuale – argomenta Michele Pignatelli, presidente di BCC Avetrana – vede nel patrimonio il più importante baluardo in un mercato caratterizzato da una marcata crescita dei rischi che, secondo disposizioni, devono essere adeguatamente coperti con patrimonio proprio. La nostra Banca nel corso della propria esistenza, è riuscita ad accrescere il proprio patrimonio in maniera considerevole e quindi a gestire con un certo ottimismo gli scenari che si sono presentati in maniera inopinata».
Un patrimonio netto che, insomma, fa dormire sonni tranquilli all’istituto di credito avetranese e ai suoi risparmiatori e correntisti.