TARANTO. Prima proiezione de Le Dodici Sedie: tante risate tra il pubblico. La casa di produzione Snaporaz Film Production si presenta al territorio tarantino
La pellicola presentata per la prima volta al Teatro Padre Turoldo di Taranto ha suscitato non poche risate all’interno del pubblico presente in sala
Merito della presenza importante di Umberto Sardella e Barbara Biasi (colonne portanti delle nota serie comica Mudù) ma anche grazie ad una trama e di una sceneggiatura incalzanti che strizzano l’occhiolino alla slapstick comedy fondata su una comicità elementare che sfrutta il linguaggio del corpo.
Le Dodici Sedie, regia di Domenico Palattella, è un lungometraggio realizzato dalla casa dalla nuova casa di produzione tarantina Snaporaz Film Production.
Il film è tratto dall’omonimo romanzo russo di Evgenij Petrovic Petrov e parla di Umberto (Umberto Sardella) scienziato a metà strada tra un cialtrone e un genio che dovrà fare i conti con un’improvvisa eredità in seguito alla morte di una vecchia zia: dodici sedie che Umberto rivenderà ad un negozio di antiquariato.
Scoprirà solo dopo che dentro una di esse si nasconde un cospicuo capitale.
Ne susseguiranno una serie di bizzarre avventure, nelle quali Umberto dovrà andare alla ricerca di sette sedie vendute, fronteggiandosi con una ragazza approfittatrice (Barbara Blasi) che lo minaccerà, con un professore universitario vessato dalle sue strampalate invenzioni, con un folle regista teatrale e con una strampalata famiglia di miopi cronici.
Scoprirà solo al termine che il “vero” tesoro si nasconde proprio dietro una delle sue invenzioni.
“E’ un’emozione presentare il nostro progetto in un mondo già saturo di case di produzione e di professionisti nel settore: in particolar modo nella provincia di Taranto è un territorio dove è difficile emergere soprattutto in questo ambito – racconta, Domenico Palattella, regista della pellicola – molto spesso gli artisti del settore vengono considerati poco e questo mestiere merita la sua collocazione”.
“Avevamo intenzione di creare un’opera comica che però avesse un retrogusto amaro e che parlasse delle difficoltà di oggi. In fondo, Le Dodici Sedie non è altro che una critica con un pizzico di satira al capitalismo e ha soprattutto una morale finale che è quella che ognuno di noi deve basarsi sulle proprie capacità anziché ricorrere a colpi di fortuna. In fondo, Umberto, il personaggio de Le Dodici Sedie diventa ricco grazie alle sue invenzioni e non attraverso la somma ricevuta dall’eredità della zia defunta”.
“Fare un bel prodotto con pochi soldi è qualcosa che non fa più nessuno. Invece con molto entusiasmo e poche risorse abbiamo soddisfatto il pubblico – commenta Umberto Sardella, protagonista della trama – il personaggio de Le Dodici Sedie rispecchia un po’ tutti noi, tutti abbiamo un lavoro poco soddisfacente e mal retribuito. Tutti in fondo ci identifichiamo in lui. La pellicola però ci insegna che la vera fortuna non è l’eredità ma trovare risorse nelle proprie capacità”.
Durante la serata la casa di produzione Snaporaz Film Production hanno ricordato progetti tra cui un Festival del Cinema che si terrà in Irpinia , un nuovo cortometraggio ed alti lavori.
Una scommessa cui la casa di produzione vuole mantenere con il proprio territorio: il rilancio della cultura cinematografica a Taranto.
Valentina Convertini