MANDURIA. “D’aria e di musica”, Cinzia Fronda indossa Renato Zero

MANDURIA. “D’aria e di musica”, Cinzia Fronda indossa Renato Zero

Sabato 14 luglio al teatro San Giovanni Don Bosco, alle 20.30, in Via San Gregorio Magno

Lo spettacolo, scritto e diretto da Cinzia Fronda, è uno spettacolo teatrale prestigioso, particolare ed innovativo in tutte le sue forme, nasce dal sogno e dall’amore della regista di celebrare un grande artista: Renato Zero.

E’ un viaggio introspettivo nella vita di ognuno di noi e nella vita in generale, proprio come lui stesso ha sempre trattato nei suoi testi.

E’ uno spettacolo prestigioso, particolare ed innovativo proprio per come è stato pensato, non è un musical, ma una vera e proprio opera teatrale.

E’ la storia di Cinzia dal punto di vista di crescita professionale e personale con la costante presenza di un “maestro” Renato Zero.

Il suo Zero esce fuori da lei e parla con lei fino a rientrare in lei soddisfano del lavoro svolto nella sua crescita, ed in questo suo viaggio, raccoglie man mano sogni ed ambizioni, raccoglie gioie e dolori, racconta pezzi di vita sua e di ognuno di noi.

Prestigioso nella scelta delle maestranze, tutti professionisti del territorio pugliese.

I contenuti forti dei monologhi, i brani intensi, le scenografie e le coreografie studiate nei minimi dettagli e pensati come a narrare, in quelle proiezioni ed allestimenti ed in quei passi di danza, ogni parola ed ogni nota.

Le stesse note, consapevoli già di essere magistrali in quanto scritte e interpretate dal “maestro”, si riconoscono naturalmente, nella stessa meravigliosa capacità interpretativa e vocale di Cinzia, che è l’anima, il cuore ed il corpo di questo spettacolo.

Tutto vive. Musica, danza e colore nei minimi dettagli.

I videoclip, i monologhi, i costumi di scena, I videoclip, i monologhi, i costumi di scena, diventano parte di un’unica intensa bella e spettacolare sinfonia, niente è lasciato al caso, proprio perché “unico”.

Tutto messo in movimento dalla passione, dall’impegno e dall’amore profondo nel voler celebrare Renato Zero senza cadere nell’imitazione e senza dimenticarsi dell’uomo, Renato Fiacchini, “il maestro” che da sempre, in un modo o nell’altro, ha avvicinato ed avvicina a sé, anche il più scettico degli esseri umani.

E’ l’opera teatrale, come mai vista prima d’ora, un viaggio che prende vita da una penna per finire nel cuore, nell’anima, e nella vita di tutti quelli che parteciperanno a questo meraviglioso viaggio.

 

viv@voce

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