RIMBORSI TARI: CI SONO COMUNI CHE STANNO RIMBORSANDO, SAVA NO! L’AMMINISTRAZIONE IAIA, FA ANCORA ATTENDERE I CITTADINI!
Dal dott. Giulio Rossetti, riceviamo e volentieri pubblichiamo
Questione RIMBORSO TARI: al sol fine di fare chiarezza, contrariamente a chi continua a ingenerare strumentalmente confusione con l’unico obiettivo di prendere tempo e non rimborsare i nostri concittadini e mi riferisco all’Amministrazione IAIA, ci sono già numerosi Comuni tra cui Lecce e Catanzaro che, con tutta ONESTA e SERIETA’, hanno riconosciuto il rimborso TARI ai loro cittadini.
Infatti, il Comune di Catanzaro già alla fine del 2017 ha inviato le comunicazioni di rimborso ai contribuenti interessati, come anche il Comune di Lecce che nel giro di pochi mesi ha lavorato ben 3.500 istanze di rimborso dando pronto seguito in sede di bollettazione TARI 2018.
Quanto innanzi costituisce la prova di AMMINISTRAZIONI EFFICIENTI vicine e che rispettano il Cittadino, Amministrazioni che preferiscono i FATTI agli inutili annunci e slogan che ormai non prendono in giro più nessuno ne tanto meno il cittadino intelligente.
Il sindaco Iaia ha diffuso l’annuncio parlando sin dall’inizio di “rimborsi automatici”, il Comune di Catanzaro ha preferito alle PAROLE i FATTI ed ha riconosciuto quanto dovuto ai cittadini. Anche il Comune di Lecce si è distinto positivamente attivandosi velocemente nell’interesse del cittadino al fine di recuperare per l’ERRORE commesso. Questa è la prova provata che i rimborsi si possono effettuare senza inutili attese per i nostri concittadini.
Nel nostro Comune di Sava invece, l’Amministrazione IAIA attende un intervento normativo che non si sa se arriverà essendo solo auspicato un intervento del Legislatore. Ma la verità non è questa, infatti i rimborsi non si stanno effettuando perché non ci sono risorse a sufficienza ossia, a fronte di circa € 600.000,00 di rimborsi spettanti, il Comune di Sava avrebbe, forse, solo 175.000,00 € circa.
E allora l’onesto cittadino si chiede, come mai i soldi per i rimborsi TARI non si trovano mentre poi si va avanti con sprechi e una gestione impropria del denaro pubblico (€ 470.000 per 4 photored, € 29.000 per noleggio di un palco, soldi alle associazioni ecc. ecc.).
I cittadini savesi si stanno muovendo e stanno azionando i loro diritti presentando le previste istanze di rimborso (centinaia di istanze risultano già protocollate). Decorso il termine di 90 giorni senza che sia giunta una risposta da parte dell’Ufficio tributi si potranno rivolgersi al Giudice Tributario.
In tal caso, le eventuali spese di lite cui l’Ente potrebbe essere condannato a risarcire, incideranno sulle casse comunali o saranno chiamati a rimborsarle i responsabili della vicenda (funzionario responsabile e Amministratori) trattandosi molto probabilmente di danno erariale, non avendo dato seguito al rimborso nei termini di legge previsti????
E’ giunta l’ora che a pagare non siano più gli onesti cittadini, ma bensì, chi ha commesso l’ERRORE.