«Non voglio che i piccini di Taranto debbano nutrirsi di odio»

«Non voglio che i piccini di Taranto debbano nutrirsi di odio»

«Attraversando il ponte, ho abbracciato questa Taranto divisa dall’acciaio»: le riflessioni di Rosalia D’Arcangelo, vicepresidente Hermes Academy Onlus

L’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus ha aderito, per il secondo anno (su questo link il report della precedente edizionehttp://hermesacademy.blogspot.com/2017/11/labbraccio-sostiene-e-non-trattiene.html?q=non+trattiene), alla Marcia degli Abbracci (che da nazionale diviene internazionale) promossa da Abbracci Gratis Italia – Free Hugs.

Alla vigilia della manifestazione, la vicepresidente Hermes Academy Rosalia D’Arcangelo, referente Abbracci Gratis per la tappa tarantina, sulla propria pagina facebook riportava le proprie riflessioni sulla città divisa dall’acciaio.

«Mi accorgo che sono anch’io arrabbiata e penso a domani, in marcia ad abbracciare i passanti, avrei voglia d’altro, per correttezza non mi va di esimermi, gli organizzatori sono così meravigliosi e poi penso all’energia dell’anno scorso, una esperienza forte e positiva, penso a questa emergente filosofia dell’emanazione e dell’espansione dell’amore, entro in un negozio e incontro un’amica, manco l’avevo vista, me lo fa notare, le dico della mia rabbia, si è scelto il lavoro a discapito della vita stessa, lei si intristisce perché la pensa come me, le dico di domani, della marcia degli abbracci, che avrei voglia in realtà di altro che abbracciare, lei mi dice che non potrà venire all’evento, mi propone un abbraccio, ci abbracciamo, un abbraccio pieno, ce lo diciamo “che bell’abbraccio”, magicamente sto meglio, fan**lo ciminiere assassine, io domani abbraccio la gente, ci volete malati, tristi, arrabbiati, divisi, tutti contro tutti, io domani mi curo gratis con la medicina più bella, l’abbraccio, si ho bisogno di un abbraccio, di vedere “la perla in mezzo al mare”, la Taranto dei poeti, sono una maestra e una nonna, non voglio che i piccini di Taranto debbano nutrirsi di odio, di sentir parlare solo di brutte cose, che crescano con la convinzione che esiste solo il male, possiamo fare tante cose e mi auguro che si facciano, ma una cosa è certa, per un abbraccio non necessitano neppure le braccia, prendiamo da noi stessi l’energia per stare bene, l’abbraccio è un gesto semplice, ma così potente da farti cambiare umore e punto di vista.»

Domenica 16 settembre, tornata a casa dopo l’attività sull’isola pedonale, Rosalia ha condiviso sui social il proprio stato d’animo.

«La verità in un abbraccio. Nella verità scompare il giudizio, la verità ti permette di andare avanti, la verità trasforma e non esiste il fallimento. È andata come doveva andare. In questo periodo ho una energia di livello basso, a Taranto non si respira un’aria buona, non mi riferisco solo all’inquinamento, a Taranto si respira aria di guerra, c’è troppa rabbia e sofferenza.

Mi sono sentita sola all’appuntamento della prima marcia mondiale, organizzata da Italia Abbracci Gratis Free Hugs. Poi è arrivata Maria Letizia, il livello energetico si è alzato, qualcosa di buono abbiamo fatto, ci siamo abbracciate, poi abbiamo abbracciato Fiorella.

Una giornata molto calda, il centro cittadino quasi deserto. Niente, non me la sono sentita di continuare da sola la mia avventura, ma non è neanche la solitudine che mi ha spinto ad andare a casa, alla prima sosta pausa (ho controllato se ci fossero messaggi, telefonate perse), ma piuttosto un senso di solitudine che non ho voluto condividere. I pochi abbracci sono serviti ad accettare tutto questo. Attraversando il ponte, ho abbracciato questa Taranto divisa dall’acciaio, ho abbracciato l’intero pianeta, tutti gli esseri.

Da questa marcia ho imparato che non si può abbracciare controvoglia. Domani a scuola abbraccerò i miei alunni, sono sicura, con l’entusiasmo di sempre».

 

viv@voce

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