TARANTO. 30 ottobre 2018 data storica: consegnate le firme per il Referendum Taranto in Basilicata

TARANTO. 30 ottobre 2018 data storica: consegnate le firme per il Referendum Taranto in Basilicata

Consegnate negli uffici della Provincia di Taranto le firme per la richiesta di un referendum consultivo per chiedere ai cittadini della provincia di Taranto di esprimersi in merito alla possibilità  dell’ annessione della provincia ionica alla Basilicata

Il comitato referendario “ Taranto Futura ” ha infatti consegnato nella serata di martedì 30 ottobre 15.700 firme nelle mani del segretario generale della Provincia di Taranto, la dott.ssa  Lucia D’Arcangelo  che dovrà procedere all’autenticazione delle stesse. Si tratta, come precisato dal presidente del comitato referendario, l’avv.  Nicola Russo , “ di firme già effettive poiché supportate dai certificati elettorali ”.

Hanno firmato per il Referendum 10.000 cittadini di Taranto. Per la provincia molti cittadini di: Grottaglie, Ginosa, Laterza, Massafra, Pulsano, Crispiano, San Giorgio Ionico, Carosino, Fragagnano, Palagianello, Lizzano, Martina Franca e Manduria. A seguire gli altri Comuni.

Alla consegna delle firme ha partecipato una delegazione lucana capeggiata dal Prof. Gaetano Fierro, già Sindaco di Potenza e Consigliere regionale, insieme ad altri consiglieri regionali e comunali ed a rappresentanti del mondo della scuola.Nei prossimi giorni si costituirà a Potenza il Comitato interregionale per la nuova regione lucana, comprendente rappresentanti lucani,tarantini e del Cilento.

Passo successivo: la Provincia di Taranto dovrà deliberare il Referendum ed inviare gli atti alla Corte di Cassazione che dovrà autorizzare la votazione nella Regione Basilicata e solo nelle Provincia di Taranto. Il Comitato promotore conta di poter effettuare il Referendum in occasione di “Matera 2019”.

In particolare il progetto economico del Referendum prevede (in modo reale): 

-pieno funzionamento del Porto di Taranto e Aeroporto di Grottaglie (aperto ai voli passeggeri) in Basilicata, dato che il territorio lucano è privo di un Porto (per i fondali bassi) e non ha aeroporto

-creazione di Taranto città metropolitana (con tutti i benefici finanziari,commerciali e turistici del caso,e con la creazione dell’area metropolitana nel corridoio ionico-lucano, comprendente Bernalda, Metaponto, Pisticci, Montalbano, Policoro,  Nova Siri. Potenza e Matera non hanno i requisiti demografici.

-Università autonoma

-sanità migliore, gestita su tre province (Taranto ,Potenza e Matera) e non su 6, come adesso in Puglia. Aprirebbero gli Ospedali di Massafra e Grottaglie.

-addizionale regionale Irpef migliore fino a 55.000 ovvero  € 1,23(in Puglia l’addizionale ,per tale scaglione, ammonta ad € 1,73.

-con l’aggregazione dei 15 Comuni del Cilento nella nuova regione lucana (la proposta  prevede il nome di “Grande lucana-TARAS”), si avrebbero due sbocchi turistici e commerciali a mare (Mar Tirreno e Mar Ionio), con  il Porto di Taranto al centro del Mediterraneo.

viv@voce

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