TARANTO. Via Leogrande

TARANTO. Via Leogrande

Percorso di ricerca e di conoscenza dell’opera di Alessandro Leogrande attraverso la promozione della lettura e dei libri in collaborazione con gli Istituti Superiori

Via Leogrande è un percorso di conoscenza degli scritti, degli studi e dell’artista Alessandro da promuovere nella terra in cui è nato ed ha nutrito le sue prime battaglie politiche e sociali divenute esordi letterari di pregio. Taranto è il luogo in cui Goffredo Fofi ha incontrato per la prima volta Alessandro Leogrande, giovane studente del Liceo “Archita”, scoprendo un ragazzo brillante con uno sguardo unico sulla realtà, con una grande curiosità per la letteratura, giovane divoratore di libri.

A distanza di un anno dalla scomparsa di un intellettuale così importante, è necessario superare il dolore e il vuoto della perdita e cominciare ad affrontare i contenuti e il metodo del suo lavoro, costruendo occasioni di approfondimento, confronto e conoscenza, valorizzando il carattere di esemplarità in una città che fatica a cogliere quanto di positivo e di bello nasce talvolta tra le sue mura.

Il progetto Via Leogrande vuole essere uno strumento concreto per approfondire il pensiero artistico, politico e sociale di Leogrande, ma anzitutto può diventare un’occasione pedagogica, per avviare un percorso di promozione e di formazione intorno alla lettura, mettendo in relazione sinergica la scuola e la biblioteca, le librerie e gli autori, il teatro e la letteratura.

Un nuovo regalo di Alessandro a Taranto, una città senza memoria, affinché quella nuova indicazione toponomastica conservi e conquisti nuovo senso in un processo di consapevolezza e ri/conoscenza dei cittadini. Soprattutto dei più giovani.

Di qui l’articolazione in fasi e sviluppi successivi.

 

LA LEZIONE DI ALESSANDRO LEOGRANDE

La prima fase del progetto, ad un anno dalla scomparsa, articola diversi momenti di approfondimento della sua opera:

  1. Convegno di studi su Alessandro Leogrande: il metodo di inchiesta, i contenuti tematici
  2. Alessandro Leogrande e le scuole: prima breve esperienza di laboratorio di lettura intorno alle pagine di “La frontiera” (Feltrinelli, 2015)
  3. Rappresentazione dello spettacolo Katër I Radës. Il Naufragio, produzione del Teatro Koreja con il libretto di Alessandro Leogrande, tratto dal suo romanzo-reportage “Il naufragio” (Feltrinelli 2011, Premio Ryszard Kapuściński e Premio Paolo Volponi).

Ad introdurre lo spettacolo reading di alcuni studenti coinvolti nel laboratorio di lettura.

  1. Diretta da Taranto, della trasmissione di Rai Radio 3 Fahrenheit, con una trasmissione dedicata ad Alessandro Leogrande e ai contributi di studio del Convegno.

Proposta di articolazione: 

1^ giornata: Alessandro Leogrande e le scuole

 

Mattina

Gli scrittori incontrano studenti degli Istituti Superiori (Liceo Ginnasio “Archita”, Liceo delle Scienze Umane “Vittorino da Feltre”, Istituto “Liside”, Liceo Ginnasio “Aristosseno”, Liceo “Ferraris – Quinto Ennio”), per confrontarsi sui testi di Alessandro Leogrande, leggerli insieme e discutere il suo pensiero critico. Da qui il ristretto gruppo di lavoro per la produzione di un primo reading.

Pomeriggio

Laboratorio di lettura ad alta voce di alcuni testi scelti, con formatori del CREST e di Koreja, per approfondire e preparare la comunicazione introduttiva allo spettacolo Katër I Radës. Il Naufragio.

2^ giornata: Convegno di studi sull’opera e il metodo d’inchiesta di Alessandro Leogrande, secondo il seguente programma:

 

Mattina

Come si declina l’inchiesta

  • sociologia d’inchiesta – relatore in via di definizione
  • romanzo e inchiesta –  relatore in via di definizione
  • inchiesta e letteratura –  relatore in via di definizione

 

Pomeriggio

Contributi tematici

  • Balcani – relatore in via di definizione
  • Taranto – relatore in via di definizione
  • Carlo Pisacane –  relatore in via di definizione
  • Sport – relatore in via di definizione
  • I maestri e gli allievi – relatore in via di definizione

Diretta da Taranto di Fahrenheit dedicata ad Alessandro Leogrande

La trasmissione di Rai Radio 3 si avvarrà dei contributi dei relatori presenti al Convegno.

3^ giornata: Rappresentazione dell’opera Katër I Radës. Il Naufragio

ore 20.30 – auditorium TaTÀ

Comunicazione degli studenti

ore 20.45 – auditorium TaTÀ

Kater I Rades. Il Naufragio

Uno spettacolo del Teatro Koreja con il libretto di Alessandro Leogrande tratto dal suo romanzo-reportage “Il naufragio” (Feltrinelli 2011, Premio Ryszard Kapuściński e Premio Paolo Volponi), un’opera figlia del genio e della grande dedizione professionale e umana di Alessandro Leogrande.

Lo spettacolo racconta l’affondamento nel Canale d’Otranto della motovedetta Katër I Radës carica di 120 profughi in fuga dall’Albania, in seguito allo speronamento da parte della corvetta Sibilla che ne contrastava il tentativo di approdo sulla costa italiana. Morirono oltre 80 persone (31 avevano meno di 16 anni). 

A cura del Crest, d’intesa con Teatro Koreja, Libreria Dickens e Casa del Libro di Raffaele Mandese.

VIA LEOGRANDE, UN PERCORSO PER LA SCUOLA

Appare evidente l’urgenza di attuare, sia a livello nazionale sia a livel­lo locale, politiche pubbliche della lettura che risultino innovative, non soltanto perché si ven­dano più libri ma perché il libro, oggetto di cultura, è anche un formidabile stru­mento d’integrazione, di legame sociale, di comprensione dell’altro e di democrazia in un momento in cui l’Europa ne ha bisogno. Secondo dati Ocse, il 47% degli italiani è vittima dell’analfabetismo funzionale o di ritorno, ossia formalmente in grado di leggere e scrivere ma incapace di capire quello che legge. Vogliamo, quindi, porci la questione: come agire per fare ripartire la macchina che forma i lettori? Che cosa è efficace per sti­molare la voglia di lettura nei giovani? 

Le cause della disaffezione dei giovani alla lettura sono note: vocabolario ristretto, letture/compito presentate noiosamente, libro da sempre stato associato al “nerd”, allo sfigato, al socialmente impedito.

Non è semplice formulare un percorso che dia soluzione ad un problema che trova radici così diffuse e tenaci, per questo si ritiene di insistere su diverse piste fondamentali e di buon senso, nonché condividerle con gli interlocutori maggiormente investiti di responsabilità: la scuola, la famiglia, gli autori e i librai.

Nasce così un gruppo di lavoro inizialmente partecipato da:

  • sette Istituti Superiori di Taranto e provincia: Liceo Ginnasio “Archita”, Istituto Tecnico Economico “Pitagora”, Liceo delle Scienze Umane “Vittorino da Feltre”, Liceo Ginnasio “Aristosseno”, Liceo “Ferraris – Quinto Ennio”, Liceo “De Sanctis – Galilei” Manduria e IISS “De Ruggeri” di Massafra
  • due librerie indipendenti del territorio: Dickens e Casa del Libro di Raffaele Mandese

oltre che dagli operatori della cooperativa teatrale Crest, che vantano una lunga esperienza di lavoro sui diversi linguaggi artistici con e per i ragazzi, dentro la scuola e fuori, nel più ampio territorio delle relazioni interpersonali.

 

direzione n. 1

Obiettivo: il libro smetta di far rima con iso­lamento e mediocrità e cominci a farla con piacere e condivisione. A tal fine è importante che, chi ne parla, lo faccia in modo convincente e allettante. In altre parole, che tutti i mediatori – in primis i docenti – siano formati adeguatamente per essere non dei “prescrittori” di lettu­re obbligatorie ma, per citare Philip Roth, degli “insegnanti di desiderio”.

Attività: laboratorio di formazione intorno alla lettura espressiva, destinato a docenti.

Il lavoro sarà sviluppato a partire da un approccio al libro come prezioso strumento di gioco, di ricerca, di divertimento, di approfondimento e di conoscenza. L’esperienza della lettura ad alta voce prelude all’esperienza diretta e fisica di percezioni, emozioni e stati d’animo, consentendo di espandere il proprio vocabolario emotivo e di sviluppare capacità di comprensione empatica. Esplorare le potenzialità di una storia attraverso la lettura espressiva passa attraverso l’esplorazione delle potenzialità espressive del nostro corpo, favorendo l’accettazione di sé e dell’altro, l’intuizione e la comprensione dello stato emotivo nostro e degli altri. Il gruppo (massimo 20 partecipanti) accoglierà docenti di diversi istituti ed anche di discipline diverse, in quanto non potrà e non dovrà essere prescrittivo, ma prenderà le mosse dal proprio libro salvavita.

direzione n. 2

Obiettivo: superare la marginalizzazione del libro, far sì che sia fisicamente presente negli ambienti frequentati dai ragazzi, ed anche che i giovani frequentino biblioteche e librerie.

Attività: il ventaglio delle attività deve essere ampio e lasciato aperto ad accogliere idee e suggerimenti nuovi. In questa fase di lavoro sono protagonisti soprattutto i librai, gli autori, i bibliotecari e i rappresentanti dell’istituzione scolastica e dei genitori, a cui compete trovare e proporre nuove modalità di:

– organizzare piccole biblioteche scolastiche

– realizzare incontri con l’autore

– realizzare reading

– recuperare un ruolo attivo nella geografia dei luoghi utili dei ragazzi

– recuperare il ruolo professionale e sociale del libraio/bibliotecario quale tutor di giovani lettori, in un atteggiamento di reciproco ascolto.

In questo ambito viene realizzato un focus su Alessandro Leogrande, così da contemplare i sotto obiettivi elencati tramite la realizzazione di piccoli gruppi di lettura intorno a quattro sue opere scelte:

I gruppi di lavoro, con il coordinamento di un tutor/mediatore culturale, entreranno poi in relazione su una bacheca virtuale, che accoglierà impressioni, recensioni, riflessioni prodotte dai ragazzi intorno al singolo libro e all’autore.

L’articolazione delle attività di questa fase sarà a cura delle librerie – Dickens e Casa del Libro di Raffaele Mandese – con il coinvolgimento di operatori della Biblioteca comunale.

 

direzione n. 3

Obiettivo: […] E molto spesso quello che gli adolescenti cercano è il racconto del male, della rabbia e del veleno che sentono dentro e fuori di sé. Devono averlo, è un loro diritto. Leggeranno cose che bruciano, non quelle che educano (ammesso che esistano e che possano realmente educare). I libri che bruciano non sono noiosi: li rendono noiosi tutti quelli che vogliono spegnerli prima di metterli in mano ai ragazzi. A partire da quest’affermazione di Giusi Marchetta, costruire un percorso di condivisione con i ragazzi per realizzare esperienze di educazione alla lettura.

Attività: laboratori espressivi per:

  1. migliorare l’autostima nei ragazzi attraverso la riflessione su di sé
  2. acquistare consapevolezza della storia personale e della propria individualità attraverso la rivisitazione di ricordi, della propria casa/famiglia, delle emozioni, dei pensieri legati alla propria infanzia.
  3. ampliare il vocabolario emotivo dei ragazzi
  4. ricostruire con le immagini e/o verbalmente una storia rispettando la successione logico-temporale
  5. analizzare gli elementi di una storia e le relazioni di causa – effetto
  6. esplorare le potenzialità di una storia attraverso la lettura espressiva e la drammatizzazione
  7. lettura dei ragazzi libera ed assistita
  8. circles time incentrati su argomenti emersi dalle letture di storie o su particolari tematiche individuate sulla base dei bisogni formativi emersi nel gruppo.
  9. raccontare dalla fine, dal centro, dai diversi punti di vista dei vari personaggi
  10. creazione di un blog/ bacheca interattiva – comune a tutti i diversi gruppi di lavoro – per raccogliere e confrontare le recensioni di libri letti, le emozioni e le opinioni dei nuovi lettori.

Le azioni fin qui descritte non contemplano l’osservanza di un rigido ordine cronologico, ma riteniamo che solo la capacità di prodursi in sinergia possa dare origine ad una possibile risposta positiva. Ovviamente tutte le diverse attività e variabili messe in campo saranno monitorate al fine di consentire una valutazione ex post del progetto, la cui conclusione prevede la realizzazione di una giornata di confronto finale alla presenza di esperti e l’istituzione di una giornata Via Leogrande, con banchetti di libri nelle strade e volontari lettori che per un giorno provano a diventare “insegnanti di desiderio”.

viv@voce

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