SAVA. Il cimitero vecchio. Altro importantissimo sito archeologico, completamente abbandonato /5

SAVA. Il cimitero vecchio. Altro importantissimo sito archeologico, completamente abbandonato /5

Patrimonio comunale. Come l’amministrazione IAIA continua a imbruttire questo nostro paese

Sulla Via per Uggiano, quasi a finire in parallelo alla Via per Manduria, c’è una vastissima area che ai giorni nostri risulta quasi tutta edificata e da qui prende il nome di “Cimitero vecchio” in quanto è ubicata la vecchissima struttura del riposo dei nostri avi.

Quest’area fu soggetta, secondo il nostro giornale, a una fortissima speculazione edilizia per quasi un decennio: dalla seconda metà degli anni ’90 fino alla seconda metà del successivo decennio. Furono date concessioni edilizie in cui mancava la pubblica illuminazione, l’impianto fognario pubblico, la rete idrica e il gas metano. Le abitazioni nacquero come funghi.

Tutta la zona si riempì, in modo inverosimile, di case con forte caratura di cemento armato ben in vista. Tutti sappiamo che in una forte speculazione edilizia concorrono ben  tre fattori: chi mette a monte i soldi per la progettazione, chi deve influenzare amministrativamente il piano e chi deve piazzare sul mercato le aree che, da zona agricola, come d’incanto diventano zone edificabili. In tutta questa area è successo tutto questo. Il mercato, in quel passato decennio, ha assorbito le innumerevoli richieste dell’utenza e da qui le costruzioni sono sorte come i funghi. Questo per la cronistoria. Oggi?

Basta andare a vedere in che stato è tutta la zona e molto probabilmente ci darete ragione. Ma andiamo al tema principale dell’articolo: il cimitero vecchio. Una imponente struttura dismessa alla fine del 1800, in quanto fu edificato il nuovo cimitero alla Via per Manduria, e a tutt’oggi in completo abbandono. Era diventato un vero e proprio ricettacolo di tutto.

Iniziammo questa “battaglia” per cercare di poter far riqualificare questo importante sito che di archeologico ha tanto, ma davvero tanto. Con l’informazione e con la caparbietà di Mimmo Carrieri provammo a incalzare l’amministrazione IAIA ben 5 anni fa. Facemmo di tutto. Ma di tutto per davvero.

Chiamammo i vigili del fuoco per la pericolosità che presentava: mancanza di recinzione protettiva e serio pericolo, all’interno dell’area, in quanto c’erano scavi profondi, di circa sei metri. Da qui subito ottenemmo i primi risultati: tutta l’area pertinente del Cimitero vecchio fu recintata e bonificata.

Fu un piccolo successo che a molti, non deve mai far scordare, che l’informazione è importantissima per la crescita di un paese. E lo è di più se non è addomesticata, in quanto segue un filo logico né di parte e né di partito, la quale mira alla risoluzione di un problema. A volte ci riesce. A volte no.

Ma andiamo alla bellezza della struttura: ci sono corpi di fabbrica al suo interno degni di assoluto ripristino, in quanto rappresentano un epoca storica in un paese che di storico gli è rimasto ben poco. Alcuni studiosi quando sul web videro l’importanza di quest’area, con articoli pubblicati e filmati al seguito, ci contattarono  e vollero venire a Sava per poter visitare questo sito.

Disponibilissimi, come al nostro solito, ci incontrammo e di seguito via alla visita.

Restarono incantati di così tanta importanza storica. E nel dialogo l’archeologo disse testualmente: “Ma come fate ad avere un così importantissimo rifermento storico e lasciarlo abbandonato e degradato in questo modo?”

Ed io: “Non deve chiedetelo a noi questo. Deve chiederlo a chi ha fatto promesse da marinaio e poi se le è rimangiate tutte”.

“E’ un vero peccato non riqualificare questo sito in quanto avrebbe tutte le carte in regola per far parte di un importantissimo itinerario turistico”, ribadì l’archelogolo.

Già, è un vero peccato. L’area adiacente è stata brutalmente investita dall’abusivismo edilizio, addirittura sull’aspetto frontale del Cimitero vecchio è stato permessa, incredibile questo, la costruzione di una cabina elettrica!!!

Forse il nostro Comune, oltre alla sicura responsabilità di chi lo amministra, non ha anche un ufficio tecnico che prima di dare una autorizzazione verifica prima dove la stessa deve essere fatta? Amaramente ai giorni nostri, non ci risulta un progetto di riqualificazione di tutta l’area.

E sono passati ben sette anni che Sava vede al timone Dario IAIA. Già …

Giovanni Caforio

 

 

 

viv@voce

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