Taranto. TEATRO FUSCO. Omaggio a Claude Debussy. IL RISVEGLIO DEL FAUNO
Lunedì 14 gennaio, ore 21
Marta Lorenza Grieco, flauto, Cinzia De Cataldo, pianoforte. ENSEMBLE ORCHESTRA TARAS, direttore Nadir Garofalo con la partecipazione di ResExtensa Dance Company.
Il Fauno di Debussy s’è addormentato un pomeriggio, oltre un secolo fa. E a destarlo dal sogno è un giovane direttore d’orchestra e compositore pugliese, Nadir Garofalo, l’allievo di Donato Renzetti che al celebre poema sinfonico suggerito dai versi di Mallarmé ha ispirato il suoInterlude dans le soir – d’après l’après-midi d’un faune Op. 14.
Si tratta di un brano orchestrale che, accanto al capolavoro di Debussy nella versione per undici strumenti (curata da Arnold Schönberg e realizzata da Benno Sachs nel 1920), viene presentato in prima assoluta, lunedì 14 gennaio (ore 21), al Teatro Fusco di Taranto, in una serata dalle congiunzioni astrali per il capoluogo. Perché Garofalo è tarantino (classe 1986), come l’Orchestra Taras da lui fondata e scritturata per l’occasione.
E il concerto, promosso dagli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” nella 75aStagione, è il primo vero appuntamento nel Fusco appena consegnato alla città, finalmente dotata di un Teatro Comunale, occasione per la quale l’Interlude è stato commissionato a Garofalo dallo storico sodalizio ionico.
Inoltre, il programma prevede un’ulteriore composizione di Garofalo, il quartetto Confidenze di una musa, l’esecuzione di Tre miniature (Un gioco, Ninna Nanna, Nenia Grika) di un’altra giovane promessa tarantina, la trentenne compositrice Cinzia Decataldo, impegnata al pianoforte, e, ancora, pagine di Debussy (Syrinx per flauto solo e Rêverie per piano solo) e Jules Mouquet (La flûte de Pan), con Marta Lorenza Grieco al flauto.
E poi ci sono gli interventi danzati della ResExtensa Dance Company di Elisa Barucchieri, la quale ha pensato le coreografie della serata partendo proprio dal Prélude che accese la fantasia di Nižinskij per i Ballets Russes nel 1912. Mentre l’invenzione di Debussy risale al 1894, quando l’opera venne presentata a Parigi, nella Salle d’Harcourt della Société nationale, in rue Rochechouart, dove avvenne la prima esecuzione del Prélude à l’après-midi d’un faune.
Basata sull’egloga di Stéphane Mallarmé, l’opera di Debussy descrive le esperienze sensuali di un Fauno che si è appena svegliato da un sonno pomeridiano sullo sfondo di un paesaggio dai colori mediterranei. E racconta delle ninfe che ha incontrato (o ha immaginato di incontrare) la mattina, prima di tornare a rifugiarsi nella languida solitudine del sogno. «L’idea iniziale – ricorda Garofalo – comprendeva, quanto meno nel titolo, la stesura, oltre che del Prélude, anche di un Interlude e di una Paraphrase finale.
Non sembra, ad oggi, che la scelta sia poi ricaduta solo sul primo per ragioni “narrative”; sappiamo, infatti, che sin dal principio Debussy si propose di realizzare non tanto una sintesi, ma un’illustrazione molto libera di quelle impressioni fuggitive: così fece, consegnando alla storia il solo Prélude, ma rendendola orfana di tutti i “ludi” ulteriori, riflettendo, in fondo, il senso dell’opera stessa: ciò che poteva essere e non è stato. Si è deciso, dunque, che il racconto del Fauno trovasse un suo possibile proseguimento (e non una conclusione), riprendendolo proprio da punto in cui Mallarmé prima e Debussy poi lo avevano lasciato: nel sogno.
Così nasce il mio Interludio: tre quadri a tinte impressioniste che provano a svelare il mistero pomeridiano dell’esistenza, ma senza anticipare il mistero notturno del nulla, proiettando nuove ombre, nuovi chiaroscuri e, per questo, nuovi orizzonti d’attesa, smuovendo l’immanenza di un tempo assoluto, apicale, già inclinato verso il crepuscolo».
Biglietti 18 euro (platea) e 10 euro (galleria). Info e prevendite Amici della Musica “Arcangelo Speranza”, via Toscana n. 22/a, tel. 099.7303972 www.amicidellamusicataranto.it , Box-Office di via Nitti n. 106/a – tel. 099.4540763, Basile Strumenti Musicali – via Matteotti n. 14 – tel. 099.4526853.
La 75ª Stagione Concertistica, organizzata sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali- Dipartimento dello Spettacolo dal vivo, si avvale dei contributi della Regione Puglia e del Comune di Taranto insieme al patrocinio della Provincia.