SAVA. Pulita la statua religiosa nell’atrio della Parrocchia di San Luigi
Scavalcato il protocollo, inerme da diversi anni, viene riconsegnato pulito ai fedeli il volto di Gesù Cristo
E così, grazie a Piero Marino, torna splendente il viso di Gesù Cristo il quale è stato imbrattato di colore nero da qualche imbecille in preda non sappiamo a quali sostanze. Ma oltre a questo tentativo di capire il perché di simili azioni, sarebbe meglio passare ai dati di fatto e fattibili.
Al primo posto metterei l’incuria, da diversi anni di tutta la statua di Gesù Cristo, e oggi è tornata pulitissima in tutta la sua foggia. E quando si parla di incuria, ci sono sempre i responsabili. Ovvero, coloro che dovrebbero avere a cuore la fede religiosa, ragione per cui hanno dato anima e corpo alla loro vocazione spirituale.
Ma andiamo a ciò che vediamo, il quale non è rassicurante che nell’atrio ci siano dei gradoni in marmo, che portano alla statua di Cristo, tutti sporchi di muffe che proliferano alla grande.
GRADONI IN MARMO PRIMA DELLA PULIZIA
GRADONI IN MARMO DOPO LA PULITURA
Oggi Piero Marino ha scavalcato il “protocollo”, si è animato di idropulitrice e ha pulito dignitosamente tutta la statua con una semplice acqua mandata a pressione per circa 200 atmosfere, la quale non ha danneggiato minimamente la statua. Compresi anche i gradoni in marmo.
Ma è un miracolo questo? Per nulla!
E’ solo lo spirito religioso, il quale ha portato Piero a dedicare il suo lavoro, gratuito su tutto, a un curato originario di Francavilla che, a differenza di altri forestieri, ha messo a monte la sua vita per la sua gente.
Ed oggi, con questo gesto, è stata rispolverata la memoria di don Antonio Marinotti a cui và dato tutto il merito di aver investito con la santa pazienza tutta la sua vita all’integrazione. Il “pioniere dell’integrazione”, come lo chiamiamo noi, aveva anticipato i tempi, ma i tempi odierni scordano di lui.
Non gli è stata nemmeno dedicata una Via del paese, e tanto meno una Piazza.
Lo meritava come segno di riconoscenza verso il suo operato che è ancora ben saldo nella memoria di tantissimi savesi. Come lo meritava anche Lillo Cosma, l’ingegnere che avviava i giovani allo sport ritenendolo, anche qui in tempi non sospetti, una ottima forma educativa.
Forse per chi amministra questo paese è più facile avere la memoria corta, oppure non averla affatto.
Viene dedicato un parco in pieno centro ad un funzionario di Polizia, per carità con tutti i meriti professionali avuti, e scorda figure savesi che hanno dato lustro a Sava. Alla nostra Sava.
Alcuni, di questi? Oltre ai su citati Lillo Cosma e don Antonio Marinotti, ci sono anche Olindo Camassa, Cosimo Mancini, solo per citarne alcuni. Ma oggi registriamo una punta di orgoglio, certo individuale in un paese di strafottenti che siamo, grazie a Piero.
Quanto al curato delle anime del quartiere di San Luigi, chieda ai residenti come va la gestione della chiesa sotto il suo operato.
E visto che cura le anime, che curi anche la statua di Gesù Cristo. Oltre che minacciare, o citare il codice penale, per questa azione gli diciamo di farla la denuncia.
Ne vedremo delle belle in Tribunale.
C’è voluta solo mezz’ora per pulire la statua di Gesù Cristo.
Ma la figuraccia fatta, alla luce di questa situazione, lascerà il segno …
Giovanni Caforio