L’analisi di Mineo sul Pd destinato a morire

L’analisi di Mineo sul Pd destinato a morire

Luciano Mineo, ex consigliere regionale del Pd e dirigente storico della sinistra tarantina

Non prendetevela con Massimo Serio (commissario provinciale del Pd, ndr). Siete troppo scafati per non capire che la responsabilità dello stato di coma profondo in cui versa il Pd ionico è dei cosiddetti maggiorenti. Di coloro che hanno imposto i caminetti, dei rappresentanti istituzionali che nelle iniziative di partito si siedono alla presidenza per ribadire che comandano loro… di coloro che perseguono solo i propri interessi personali e che capeggiano le correnti interne al Pd come partiti nel partito; di coloro che non se ne fregano nulla del fatto che il consenso del Pd scenda anche al 5% purché loro stiano sempre in sella.

Massimo Serio sarebbe solo l’ultima delle vittime sacrificali di un partito che è un’accozzaglia di centri di potere… prima di lui Francesco Parisi, prima ancora Luciano Santoro e ancora prima Enzo Giannico… tutti messi lì come mazze di scopa per non disturbare i manovratori… Questa è la verità.

Da questa situazione si esce rinnovando finalmente e radicalmente il Pd e mandando a casa tutti i maggiorenti, nessuno escluso, e costruendo un nuovo partito, fondato su una vera vita democratica, sui circoli e sugli iscritti, capace di occuparsi dei problemi della società, quelli veri e non delle carriere, e di proporre un progetto alternativo per l’area ionica.

Un progetto ambientalista, di sviluppo equilibrato e sano del territorio, che sappia parlare ai giovani, ai disoccupati, al mondo del lavoro e dell’impresa sana…tertium non datur… o il Pd cambia davvero o è destinato a morire… tutto il resto, consentitemelo, è noia…

Luciano Mineo

FONTE

lavocedimanduria.it

viv@voce

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