Leporano. D’ABRAMO TORNA IN CONSIGLIO, PRONTO A GUIDARE L’OPPOSIZIONE

Leporano. D’ABRAMO TORNA IN CONSIGLIO, PRONTO A GUIDARE L’OPPOSIZIONE

“Nessuno sconto a Damiano. Gli auguro di essere all’altezza. Guiderò un’opposizione dura, meticolosa, sempre vigile. Leporano non perderà il mio impegno”

Con queste parole, l’avvocato Angelo D’Abramo ha sciolto la riserva sul suo futuro all’interno del Consiglio comunale, dove siederà con Danilo Secondo in rappresentanza della lista civica “Leporano Futura”. L’ondata di rinnovamento lanciata con l’esperienza amministrativa iniziata nel 2015 e confermata dalla recente campagna elettorale, non si arresterà e proseguirà con una forma differente.

«Abbiamo ricevuto un ampio riscontro dall’elettorato – ha continuato D’Abramo –, insufficiente per governare, ma significativo di una sensazione diffusa. Un dato che si qualifica ulteriormente se pensiamo che, in totale, i rappresentanti dell’opposizione esprimono la maggioranza dei voti espressi. Il sistema elettorale consegna il governo alla lista più suffragata, certo, ma non possiamo ignorare questo segnale: è il carburante della nostra azione politica, insieme con gli altri colleghi di minoranza dovremo essere il riferimento per la maggior parte della popolazione leporanese, che non ha scelto chi ci governerà».

Ovviamente il faro di ogni azione sarà il bene del paese, elemento che spazza via il campo da qualsiasi posizione preconcetta. «Ma nessuno si sogni di vedermi protagonista di “inciuci” di bassa lega – ha aggiunto D’Abramo –, perché io sono esattamente altrove rispetto alla compagine guidata dal dottor Vincenzo Damiano. A loro auguro di essere all’altezza del ruolo che sono stati chiamati a svolgere, liberi da condizionamenti di ogni genere, ma sappiano che non farò sconti».

In attesa della convocazione del primo consiglio comunale, un tema già “caldo” da porre all’attenzione della nuova amministrazione è la posizione da tenere nei confronti dell’impianto di compostaggio autorizzato dall’amministrazione di Pulsano a meno di 2 kilometri dal centro abitato di Leporano.

«Mi sono schierato contro questa scelta scellerata già durante la campagna elettorale – ha spiegato D’Abramo –, ribadendo quanto fosse insostenibile il peso di questo impianto per un territorio a vocazione turistica e agricola. Non conosco, invece, il parere del sindaco Damiano e con me non lo conosce nemmeno il suo elettorato, che vive e lavora a Leporano. Ripartirò da qui, da questa battaglia».

viv@voce

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