QU.ALE, UNA FESTA PER LA DONAZIONE ALLE NO PROFIT NEL SEGNO DEL “GREEN”

QU.ALE, UNA FESTA PER LA DONAZIONE ALLE NO PROFIT NEL SEGNO DEL “GREEN”

Iniziativa aperta al pubblico il 12 luglio a Tenute Eméra sulle buone pratiche ambientali e sociali nelle cantine

Chiusura del 5°anno del progetto del vino “democratico”: sale a 26.881 euro l’importo di Alessandra e Claudio Quarta donato con il vino QU.ALE alle realtà no profit. 

QU.ALE – The Wine Democracy  e Claudio Quarta Vignaiolo per l’ambiente e il sociale: sfiora i 16 mila euro (15.944 €)l’assegno che gli acquirenti del QU.ALE – il primo vino “democratico” creato da Alessandra Quarta “per lasciare un’impronta positiva nel mondo” – hanno destinato nel secondo biennio di vita del progetto di “The Wine Democracy”. Una somma, che fa crescere a 26.881 € il contributo solidale alle realtà no profit dalla nascita del progetto nel 2014, che sarà utilizzata dalle associazioni coinvolte per iniziative in campo ambientale e sociale, come la tutela in favore della biodiversità per la Salina dei Monacidi Torre Colimena e il progetto “Creciendo Unidos” di Amka ONLUS per la sovranità alimentare in una comunità del Guatemala.

Il progetto prevede che ogni acquirente destini il 5% del costo di ciascuna bottiglia ad una delle associazioni coinvolte nel progetto: la consegna del ricavato delle vendite di 115.481 bottiglie di QU.ALE avverrà il 12 luglio a Tenute Eméra, la cantina di Claudio Quarta Vignaiolo a  Lizzano, nelle terre del Primitivo di Manduria DOP, dove nasce il QU.ALE, che in questi 5 anni di vita ha letteralmente fatto il giro del mondo, conquistando soprattutto gli States e i giovani millennial con il suo stile e gusto accessibili e la sua impronta solidale e green.

Appuntamento il 12 luglio alle ore 17 per la visita ai vigneti; alle 18.30 per la visita della cantina a cui seguirà la cerimonia di consegna: una vera e propria festa della sostenibilità – QU.ALE Green Day – occasione per condividere le buone pratiche delle cantine Claudio Quarta in tema ambientale.

“La nostra prospettiva – commenta Alessandra Quarta – è quella di raggiungere il perfetto equilibrio fra le tre “P” della sostenibilità: People, Profit e Planet. La nostra azienda è nata nel segno di questa ricerca e il QU.ALE concretizza in azioni solidali e in un manifesto i valori della Claudio Quarta Vignaiolo. Con un’attenzione alle persone, generando reddito in favore di realtà attive nel sociale, alla sostenibilità economica e alle buone pratiche ambientali, attraverso il packaging sostenibile e le misure adottate in cantina”.

A Tenute Eméra, cantina ipogea con tetto rivestito dal prato per l’isolamento termico naturale, il tema del consumo dell’acqua potabile è stato risolto attraverso il recupero di un pozzo e un impianto di potabilizzazione dell’acqua e con il riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione e il ciclo produttivo. Sul fronte dell’emissione di CO2, le buone pratiche identificano le attività in vigna e in cantina: per compensare le 90 tonnellate di CO2 immesse in un anno dalla fermentazione dei mosti nelle tre cantine Claudio Quarta Vignaiolo, basterebbero 6 ettari di vigneto, pertanto i 50 ha di proprietà rendono virtuoso il bilancio complessivo e “incrementale” la sostenibilità aziendale. A Cantina Sanpaolo si recupera energia da un impianto fotovoltaico sul tetto e un fornitore di energia elettrica garantisce nelle cantine la provenienza del 100% dell’energia da fonti rinnovabili. Il risultato sono 220 tonnellate di CO2 risparmiate all’anno.

Queste e altre le buone pratiche delle tre cantine, che saranno occasione per un approfondimento e confronto il 12 luglio, dopo la consegna del ricavato del QU.ALE. A ritirare la somma raccolta Fabrizio Frinolli presidente di Amka ONLUS e Alessandro Mariggiò direttore del parco della Salina dei Monaci di Torre Colimena. Chiusura in musica con degustazione del QU.ALE.

 

viv@voce

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