A Carosino con Radices gli Areté portano in scena l’integrazione
Al Teatro comunale anche un commovente episodio di solidarietà tra piccoli attori, una con la SLA in carrozzina
Da sempre la compagnia teatrale APS Areté dedica particolare attenzione ai più piccoli insegnando loro, oltre all’arte scenica, valori come “solidarietà” e “inclusività”, perché su un palcoscenico ci si aiuta l’un l’altro con un obiettivo comune: strappare un applauso al pubblico!
Non a caso tutti possono frequentare i corsi teatrali degli Areté, come Giovanni, un bambino affetto da Sindrome di Down, e Roberta che invece è affetta da SLA.
Ogni corso teatrale nelle sezioni “Aretè baby” e “Aretè Junior” insegna, attraverso il “gioco”, ad aprirsi alla relazione col mondo in un percorso che valorizza la fantasia, l’immaginazione e la creatività: il bambino viene così stimolato alla scoperta di sé e degli altri che compongono il “gruppo” che, a sua volta, diventa un momento di scambio e di crescita.
In questo periodo gli Aretè hanno portato a termine a Carosino due attività teatrali dedicate ai più piccoli, anche grazie al supporto del progetto Radices che, finanziato dalla Regione Puglia, sta sostenendo diverse iniziative teatrali, e non solo, sul nostro territorio.
Così gli Aretè hanno curato una masterclass di arte scenica e rappresentazione a favore degli alunni dell’I.C. “Aldo Moro” di Carosino, con tutor interno la docente professoressa Rossella Del Core e condotto da Giuseppina Nigro, Clara Magazzino e Stefania Frisa dell’Associazione Aretè di Grottaglie.
Obiettivo della masterclass è stato quello di avvicinare al mondo del teatro i partecipanti, facendo scoprire loro come questo può portare a cambiare il modo di agire in un’ottica di comunicazione con il pubblico.
Il risultato finale di questo progetto è stato lo spettacolo “Show Time”, portato in scena presso il Teatro Comunale di Carosino, in cui gli studenti hanno curato le coreografie e brevi sketch; ispirandosi al libro “La congiura dei cappuccetti” di Stefano Bordiglioni, gli alunni si sono poi misurati con la pantomima, affrontando l’improvvisazione, una palestra indispensabile per ogni attore che così può “creare dal nulla”. Lo stesso che hanno fatto “inventandosi” il costume che hanno indossato in passerella in una sfilata di moda che ha concluso la serata.
Ai bambini è stata dedicata anche l’ultima produzione degli Aretè: “Mission Kids”, un musical liberamente ispirato a “Il Pifferaio magico” dei fratelli Grimm e a “L’isola degli smemorati” di Bianca Pitzorno; sul palco attori – di un’età compresa tra i 6 e i 14 anni – che per un anno hanno studiato recitazione, canto e ballo con la Compagnia APS Aretè.
Nel cast anche Roberta, una bambina di 9 anni costretta dalla SLA su una sedia a rotelle che partecipa agli spettacoli degli Aretè cantando e muovendosi sul palco come lei può e sa fare.
Tutto è stato curato per permettere anche a Roberta di poter prendere parte a “Mission Kids” muovendosi sul palco autonomamente con la sua sedia a rotelle elettrica: la regia di Giuseppina Nigro e Clara Magazzino, i canti della vocal coach Annamaria Fusco, e, soprattutto, le coreografie di Stefania Frisa e le scenografie di Valeria Anatilopan.
Al Teatro Comunale di Carosino si è presentato un problema: le ridotte dimensioni del palco e delle “quinte” non permettevano a Roberta di utilizzare la sua sedia motorizzata, ma solo una più tradizionale sedia a rotelle.
Allora ecco che la solidarietà e lo “spirito di gruppo” che anima la compagnia risolve tutto: Francesco, un piccolo Aretè di 8 anni che partecipa a Mission Kids negli stessi “quadri” di Roberta, chiede di spingere la carrozzella di Elvira mentre recita la sua “parte”.
Roberta riesce così a muoversi sul palco come da copione e a partecipare alla rappresentazione, imparando che in un momento di difficoltà potrà sempre contare sull’aiuto dei piccoli Aretè!