ZONA BALNEARE “LE CONCHE” MARINA DI LIZZANO (TA). TUBI DI SCARICO MIMETIZZATI TRA GLI SCOGLI
Chi ha tentato di occultare due canali di scorrimento acque di natura imprecisata che scaricano in mare?
Al Comando Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di TARANTO
Questa mattina nella zona balneare di cui all’oggetto ho notato la presenza di due tubi in plastica distanti circa 20 metri l’uno dall’altro che interrati, attraversano la carreggiata e sfociano direttamente in mare. Non mi è dato di conoscere da quali liquidi questi passaggi sono attraversati ma se anche non dovessero scaricare liquami ma “acque reflue”, anche queste sarebbero da considerarsi come “rifiuti allo stato liquido” e in quanto tali rientrerebbero nella “disciplina di cui alla parte IV del D.Lvo n.152/06 poiché, “il miscuglio di acque reflue domestiche, o di quelle cosiddette di “ruscellamento” (meteoriche di dilavamento, acque di lavaggio delle strade) provenienti da agglomerato, contengono varie sostanze microinquinanti contaminate da diverse tipologie di sostanze organiche e inorganiche pericolose per la salute e per l’ambiente”.
Pertanto, considerato l’imminente arrivo della stagione balneare che richiamerà in zona un massiccio numero di villeggianti proprietari di residenze estive, turisti e pendolari, ai fini della tutela della salute pubblica,
C H I E D O
A Codesto Comando, qualora dovesse ritenerlo necessario, di avviare eventuali indagini e, qualora dovessero configurarsi eventuali estremi di reato, di perseguirne i responsabili. Nel dichiararmi sin d’ora disponibile per ogni evenienza,
Con Osservanza,
Mimmo Carrieri, Responsabile Prov. C.P.A. di Taranto, Settore Ambiente- Ecologia
Associazione CPA- Sezione Provinciale di Sava (TA)