Taranto. Per i MERCOLEDÌ DEL MArTA – RECALL
Conferenza. La Magna Grecia in Cesare Pavese verso i 70 anni dalla morte a cura del dottor Pierfranco Bruni. Oggi, mercoledì 6 novembre, ore 18.00, Sala Incontri – Museo Archeologico Nazionale di Taranto
“Il legame tra la letteratura e la vita di Cesare Pavese rappresenta un modello profondamente radicato in quel mito che è il mito di Saffo, di Ibico e di Leonida. L’appuntamento di domani del “Mercoledì del MArTA” sarà una valida ed interessante occasione per approfondire i tanti riferimenti di Pavese alla grecità”.
Così Eva Degl’Innocenti, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, presenta l’incontro del 6 novembre 2019, alle ore 18:00, presso la Sala Incontri del MArTA: una conferenza dal titolo La Magna Grecia in Cesare Pavese verso i 70 anni dalla morte a cura del Dottor Pierfranco Bruni (Vice Presidente Nazionale del Sindacato Liberi Scrittori), con la collaborazione dell’attrice Marianna Montagnolo.
In Cesare Pavese la grecità ha una caratteristica fondamentale non solo dal punto di vista letterario ma anche esistenziale e metaforico. Spesso si è confrontato, nei suoi testi, con i miti e i riti della Magna Grecia attraversandoli grazie ad una visione anche antropologica.
Di formazione classica, ha trovato nel mito di Leucò il legame tra la grecità e la Magna Grecia. Uno dei suoi libri fondamentali, a forma di dialoghi tra dei, personaggi greci e miti, si intitolo: “Dialoghi con Leucò”. Leucò è il sinonimo di chiarezza, di bianco, di trasparente.
È dedicato completamente ad una donna molto amata da Pavese, Bianca Garufi, che è stata anch’essa una studiosa di grecità dell’inconscio. Con lei ha scritto anche un libro a quattro mani dal titolo “Fuoco grande”. Immaginario antropologico del fuoco e del falò sino a raggiungere il suo ultimo libro “La luna e i falò”.
Pavese è stato attratto dalla Magna Grecia proprio quando è stato confinato, 1936 – 1936, a Brancaleone in Calabria. Comunità grecanica della Calabria. Qui ha offerto uno spaccato impeccabile di grecità descrivendo luoghi e personaggi, costumi e linguaggi tanto da sottolineare che “… Qui è tutto greco… anche le donne che vanno alle fontane con l’anfora in testa”.
La sua esperienza della profonda grecità è raccontata in uno dei suoi romanzi di esordio dal titolo: “Il carcere”. Un punto di riferimento per una letteratura in cui il mare è la quarta parete di una esistenza. Quel mare Jonico e Greco.
L’ingresso alla conferenza sarà gratuito.
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