Da un post su facebook di Luigi Cannarile, cittadino torricillese, pubblichiamo questo articolo che mette in evidenza alcune anomalie sulla gestione amministrativa
“Chi mi conosce sa che prima di parlare o scrivere, cerco sempre di documentare la veridicità e la fondatezza di ciò che dovrò scrivere o dire. Sono attonito, frastornato e frustato dalle dichiarazioni pubbliche del sindaco Schifone e del Consigliere regionale Turco, componente la V commissione sanità del Consiglio regionale, nonchè medico, riguardo il modo di agire nella gestione dei casi di coronavirus verificatisi nella nostra comunità, che mi auguro qui restino confinati, senza ulteriore propagazione, sia nel nostro paese che in altre località della Regione Puglia.
Ora andiamo con ordine. Giorno 23/2020 il Governo Italiano approva un Decreto Legge nel quale si descrivono i comportamenti da adottare da parte di TUTTI, sia privati cittadini che Istituzioni preposte al contenimento del contagio da coronavirus; il 24/2/2020 tutte le regioni d’Italia, tra cui la Puglia, per volontà del Presidente Emiliano, adottano con proprio provvedimento le medesime indicazioni, in modo che ci sia uniformità di comportamento su tutto il territorio nazionale. Il 24/2/2020 alle ore 18.50 il Comune di Torricella pubblica sul profilo fb le disposizioni impartite dal Presidente Emiliano, evidenziando che tutti coloro che sono transitati dal focolaio di coronavirus lombardo-veneto HANNO L’OBBLIGO di comunicarlo alla ASL di appartenenza.
Nel tardo pomeriggio del 24/2/2020, con volo diretto Milano-Malpensa/Brindisi sbarca nella regione un nostro concittadino, il quale viene prelevato dall’aereoporto e portato a casa dal fratello. Successivamente, per stessa ammissione e ricostruzione dei fatti del Consigliere regionale Turco, il nostro concittadino telefona all’Amministrazione comunale e al Consigliere regionale, chiedendo lumi sul comportamento da seguire.
E qui cominciano i guai, perché qualcuno, sentendosi la Santissima Trinità, si arroga competenze non sue, consigliando al concittadino di isolarsi in casa insieme ai famigliari venuti in contatto, nonostante provenisse dalla ZONA ROSSA, cosi dichiarata dal Governo, avvisando l’ASL solo il giorno successivo, con il sopraggiungere dei primi sintomi di febbre.
Tale superficiale comportamento, disattendendo precisi obblighi di legge, ha fatto sì che l’ASL, quale organo sanitario preposto alla trattazione del caso, abbia agito e messo in campo il protocollo sanitario adatto alla situazione con estremo ritardo, non isolando immediatamente tutti i contatti del nostro concittadino, sia familiari, ma sopratutto, poichè più numerosi, i passeggeri del volo Milano-Malpensa/Brindisi, i quali, avendo una vita sociale come tutti noi, il giorno successivo hanno ripreso la loro vita quotidiana.
Io mi auguro, io vi auguro, noi tutti ci auguriamo che i casi di coronavirus restino circoscritti alle sole unità finora dichiarati, ma se ciò non si avverasse, francamente non riesco a scorgere ombrello sotto il quale potersi riparare dalle future intemperie.
Se vi è rimasta un po’ di dignità e amore per la comunità che vi ha cresciuto e fatto diventare ciò che siete, io ci aggiungo non meritandolo, dovreste dimettervi dalle funzioni alle quali siete stati chiamati con voto popolare e democratico, perchè non avete saputo tutelare, con la vostra incoscienza e superficialità, il bene più prezioso che un individuo abbia ricevuto dopo la vita, la SALUTE.
“Messi rotta anzi na iamma” quel giorno del 2015 che sono andato a votare. E qui mi fermo”.