TARANTO. Turismo Verde Cia, il grido d’aiuto degli agriturismi della Puglia
La lettera a Emiliano: «Ci sia permesso almeno di produrre e distribuire a domicilio». È un grido d’aiuto quello lanciato dal mondo delle strutture agrituristiche della Puglia
Con una lettera-appello inviata al Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, il presidente di Turismo Verde Cia, Pietro De Padova, ha rivolto alcune precise richieste al presidente della Giunta regionale: la prima riguarda l’autorizzazione all’esercizio di attività di laboratorio per la trasformazione e il confezionamento dei prodotti aziendali da parte delle aziende agrituristiche; la seconda è inerente all’autorizzazione per la consegna al domicilio del consumatore (catering) dei pasti preparati nell’agriturismo.
«Si tratta di due proposte di buon senso – ha spiegato De Padova – mirate a far riprendere almeno in parte l’attività alle aziende agrituristiche pugliesi», equiparando gli agriturismi in tutto e per tutto alle imprese agricole o della ristorazione che, anche in regime di emergenza da coronavirus, possono giustamente continuare a operare seguendo precisi protocolli di sicurezza.
Il crollo delle prenotazioni dall’estero e dall’Italia, così come la cessazione di ogni attività legata alle visite delle scolaresche all’interno delle strutture che fungono anche da luoghi ludico-didattici, ha portato all’azzeramento totale delle fonti di reddito per gli agriturismi della Puglia.
Una crisi epocale, drammatica, che rischia di radere al suolo un settore che, prima dell’inizio dell’emergenza, stava crescendo anche per ciò che attiene ai posti di lavoro.
Turismo Verde Cia è l’associazione che da anni sta contribuendo alla crescita, all’organizzazione e al consolidamento delle realtà agrituristiche della Puglia e di tutto il Paese; si tratta di un settore molto importante, perché coniuga in maniera innovativa e sostenibile, l’agricoltura e il turismo, la multifunzionalità e i servizi, svolgendo un’importante opera anche dal punto di vista culturale e sociale spesso con rilevanti risvolti anche per l’integrazione dei soggetti svantaggiati e la funzione formativo-educativa delle giovani generazioni.
«Gli agriturismi pugliesi sono un presidio per scongiurare l’abbandono del territorio rurale e la sua crescita dal punto di vista occupazionale – ha dichiarato De Padova – gran parte delle persone che vi lavorano, o che conducono queste aziende, sono donne e giovani, un aspetto assolutamente di rilievo per la nostra regione e per un comparto, quello agricolo, che ha necessità sia di integrare intelligenze e competenze femminili sia di favorire il ricambio generazionale».
«Gli agriturismi possono e devono essere messi nelle condizioni di poter continuare almeno in parte la loro attività, almeno per quanto riguarda la funzione di produzione e trasformazione oltre che quella di distribuzione e di catering. – ha concluso Pietro De Padova – Confidiamo nella intelligenza e nella sensibilità del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, affinché le nostre richieste siano valutate con la massima attenzione e tempestività, così da poter dare una risposta positiva e celere al mondo degli agriturismi pugliesi».
Rosaria Ragni