Eutanasia: proposta-choc in Belgio. “Sì alla dolce morte per i minori”
Il Belgio apre l’eutanasia anche ai minorenni con 4 proposte di legge e potrebbe diventare il secondo paese dopo l’Olanda in cui sarà legalmente consentita la morte assistita per i bimbi afflitti da malattie incurabili
Tale progetto prevede la scelta eutanasica per bambini e giovani, ritenuti in grado per “maturità e giudizio” di “valutare tutte le conseguenze” del loro gesto. I medici potrebbero mettere fine alla vita di un bambino, nel caso in cui questo si trovasse “in una situazione medica senza uscita, in uno stato di sofferenza fisica o psichica costante e insopportabile, e che formula una domanda di eutanasia”. In Olanda l’eutanasia non può essere chiesta dai minori di meno di dodici anni ma, come emerso anche in Belgio, sono numerosi i casi di ‘aiuto’ a morire somministrati ai più piccoli senza speranze di guarigione.
Per questo nella stessa Olanda esiste un protocollo che inquadra le procedure di fine vita per i bimbi, che toccano tra l’altro anche una ventina di neonati l’anno. Nella bozza si contempla anche come obbligatorio il consenso dei genitori. Gli autori della proposta non hanno fissato una soglia d’età minima, preferendo farla valutare da psicologi e psichiatri dell’età evolutiva.
Per Giovanni D’AGATA, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, il fenomeno dell’eutanasia appare ormai fuori controllo. Infatti secondo lo studio condotto in merito dall’Istituto europeo di Bioetica, le morti ufficiali per morte assistita sarebbero quintuplicate, passando dai 235 casi del 2003 ai 1.133 del 2011. In Olanda il 47% dei decessi per eutanasia non verrebbe riportato, mentre il 32% delle vittime non avrebbe richiesto di morire inoltre non sarebbe più neanche necessario presentare richiesta scritta.
La preoccupazione è che tale liberalizzazione si estenda nella pratica, anche con violazioni della norma, che le Istituzioni non saranno in grado di arginare come è già successo nei Paesi Bassi dove la stessa commissione di vigilanza appositamente istituita si sarebbe dichiarata “impotente” nello svolgere il proprio compito. Una vera e propria anomalia da tener presente, anche nel nostro paese.