“Il governo con il favore delle tenebre cancella meritocrazia e trasparenza, stravolgendo i concorsi pubblici”
Documento del gruppo facebook “Comitato no riforma concorsi pubblica amministrazione”
In questi giorni il Governo sta modificando le condizioni di accesso ai pubblici concorsi per sperimentare forme di assunzione semplificata, sulla base di titoli e colloquio orale, con modalità allarmanti.
L’art. 240 bis (divenuto art. 255 nel testo che si presume sarà il definitivo) del D.L. Rilancio è il primo esempio. Si autorizza con questa disposizione il Ministero della Giustizia Bonafede, a bandire due concorsi, Direttori servizi amministrativi e Cancellieri esperti, per un totale di 4244 che richiederanno titoli superiori e abnormi rispetto a quelli canonici stabiliti dal D.M 09.11.2017, ovvero la laurea per il primo e il diploma per il secondo. Questa selezione innaturale, rispetto alla legislazione vigente, rappresenta uno sbarramento per tutti coloro che avrebbero pieno diritto di partecipare alle procedure concorsuali.
Sempre nell’ambito delle procedure in oggetto, la graduatoria di accesso all’orale sarà stilata tramite indicazioni che non lasceranno spazio ai candidati che non hanno esperienza nel settore tramite esperienze prolungate nel tempo e accertabili nel settore giustizia.
Si stabilisce, inoltre, che la prova orale sia l’unica a doversi svolgere lasciando massima discrezionalità alle commissioni esaminatrici. Lo scenario che si prospetta creerebbe il presupposto per preoccupanti procedure opache. Pur comprendendo le esigenze di speditezza dell’azione amministrativa e di sanità pubblica, le procedure concorsuali non possono essere attivate comprimendo completamente il favor partecipationis.
Parimenti, non si comprende perché, tra i tanti possibili meccanismi, si è scelto quello che meno sposasse le richieste di automatizzazione e informatizzazione dei procedimenti amministrativi e concorsuali.
Si parla, anche, della generica introduzione di “soft skill” da valutare nei futuri bandi, ovvero competenze trasversali, che sono dei veri e propri requisiti soggettivi. Sono troppo consistenti e mono-orientati le indicazioni di un prossimo stravolgimento dei concorsi pubblici per non destare preoccupazione, specie alla luce di tutti i prossimi concorsi, così urgenti da essere attesi da anni, per decine di migliaia di posti nelle amministrazioni centrali e periferiche.
Se si vogliono bandire concorsi fatti di una unica prova, avremmo di gran lunga preferito che fosse una più celere e sicura prova scritta, anche a quiz. Sembra assurdo che un Paese del primo mondo non sia in grado di organizzare prove scritte sicure per tutti i concorsi, e non solo quello docenti di prossimo espletamento (https://bit.ly/2WInRJ3) o gli analoghi test per l’accesso alla facoltà di medicina (https://bit.ly/3e1wbt9), cautelando diritti costituzionali fondamentali, mentre si può andare in palestra o al ristorante e dal 15 giugno anche a concerti con 200 partecipanti (https://bit.ly/2AGTCK7).
Si preferisce, invece, estendere alle amministrazioni pubbliche le contestatissime procedure di assunzione delle società pubbliche, più vicine al settore privato, e sottratte da tempo alla disciplina dei pubblici concorsi, il tutto condito da un gravosissimo sbarramento per titoli professionali cui ci opponiamo. In data 18.05.2020, con una diretta sul suo profilo Facebook istituzionale, il Ministro Fabiana Dadone ha confermato le nostre ipotesi.
Noi aspiranti candidati reputiamo questa nuova modalità di svolgimento dei concorsi pubblici adeguata a raggiungere un unico risultato: tagliare fuori i giovani disoccupati alla ricerca di un impiego dal mondo del settore pubblico non premiando il merito e introducendo procedure dubbie.
Il costituendo Comitato per il No alla riforma è contrario a questo scempio lesivo dei valori della Costituzione Italiana. La pandemia, dietro cui ci si nasconde, avrà sicuramente una fine. Ci si augura che i diritti costituzionali della collettività a una pubblica amministrazione sì celere, ma anche meritocratica, equa, inclusiva e trasparente le sopravvivranno.
I portavoce del gruppo
Email: comitato.noriformapa@gmail.com