Torricella. TRE PERSONE ARRESTATE DAI CARABINIERI PER AVER CERCATO DI IMPORRE IL MONOPOLIO SULLA VENDITA DI PRODOTTI ITTICI CON METODI CRIMINALI

Torricella. TRE PERSONE ARRESTATE DAI CARABINIERI PER AVER CERCATO DI IMPORRE IL MONOPOLIO SULLA VENDITA DI PRODOTTI ITTICI CON METODI CRIMINALI

Nella mattinata di ieri, lunedì 3 agosto, i Carabinieri della Compagnia di Manduria, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Taranto, su richiesta del P.M. presso la Procura ionica, a carico di:

1) un 24enne di Torricella con precedenti di polizia;

2) un 24enne di San Marzano di S.G. con precedenti di polizia;

3) un 49enne residente a Sava, pregiudicato.

L’indagine condotta dalla Stazione Carabinieri di Torricella ha avuto inizio il 28 gennaio u.s. quando veniva rinvenuta in una zona isolata tra le località di Monacizzo e Lizzano, una Ford Focus SW completamente bruciata, nascosta in un uliveto.

La stessa auto era stata pochi giorni prima denunciata, quale oggetto di furto, da una donna di Fragagnano, proprietaria del veicolo, ma in uso al fratello, che opera nel campo della vendita ambulante di prodotti ittici, sia in Fragagnano, sia in Torricella.

Le successive indagini, condotte con metodi tradizionali consistenti soprattutto nell’escussione della vittima e di altre persone informate sui fatti, nonché dalla visione dei filmati di un impianto di videosorveglianza, hanno permesso di accertare che il furto di autovettura denunciato a Fragagnano era stato in realtà una rapina, commessa in concorso dagli odierni arrestati.

In quell’occasione, i predetti avevano bloccato la Ford Focus SW con altre due autovetture davanti ad un supermercato di Torricella, intimando alla vittima di non effettuare più la vendita del pesce nel territorio di Torricella e zone limitrofe.

Successivamente si è accertato che gli arrestati avevano minacciato anche la proprietaria della Ford Focus SW affinché denunciasse il furto della propria autovettura in luogo dell’avvenuta rapina.

Da quanto emerso dall’attività d’indagine, sono attribuibili agli odierni arrestati anche altri tre episodi di incendio di autoveicoli in uso ad altrettanti venditori ambulanti che operano in quei territori.

 

viv@voce

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