CASTELLANETA. “Richiesta chiarimenti per l’ attribuzione ai Familiari delle Vittime del Crollo delle somme recuperate a seguito della Liquidazione della eredità giacente Semeraro”

CASTELLANETA. “Richiesta chiarimenti per l’ attribuzione ai Familiari delle Vittime del Crollo delle somme recuperate a seguito della Liquidazione della eredità giacente Semeraro”

Nota stampa dei familiari delle Vittime del Crollo di Via Verdi del 07.02.1985

Alcuni giorni fa abbiamo protocollato all’attenzione del sindaco avv. Giovanni Gugliotti una nota, in cui purtroppo, mettiamo al corrente l’amministrazione comunale del comportamento dilatatorio  che sta tenendo  il Curatore dell’eredità Semeraro, avv. Rosa Falciglia, la quale nonostante le richieste ad adempiere con i dovuti chiarimenti, dai nostri legali, non procede alla redazione della nuova graduazione per la ripartizione della esistente somma di € 1.700.000,00 solo ed esclusivamente tra tutti i creditori riconosciuti dal Tribunale di Lecce con sentenza n 1251/2015;

Tale inerzia perdura nonostante che sia stato rammentato e documentato come a suo tempo il Comune di Castellaneta ebbe a deliberare che la transazione prevedeva l’incasso da parte degli aventi diritto della minore somma di euro diecimilioni trecentomila, messa a disposizione del Comune di Castellaneta, al NETTO di quanto già incamerato a titolo di provvisionale e delle somme corrisposte in ottemperanza e ordinanze di assegnazione del Giudice dell’Esecuzione di Taranto e di quanto ognuno degli aventi diritto incamerato dall’eredità Semeraro, oltre alle spese e competenze legali riconosciute dal Tribunale di Lecce, come peraltro esplicitato nelle delibere di Giunta  155/2015 e 23/2016, con conseguenziale RINUNZIA DEL COMUNE DI CASTELLANETA A CHIEDERE L’AMMISSIONE PER IL SUO INGENTE CREDITO DI CIRCA EURO DUE MILIONI.

Per tali ragioni nello spirito collaborativo e nella certezza di voler concludere nel rispetto degli impegni presi nelle rispettive transazioni , chiediamo un intervento diretto del Comune di Castellaneta nei confronti della  curatrice dell’eredità Semeraro ed al Giudice Tutelare del Tribunale di Brindisi onde evitare che venga posto in essere un atto illegittimo ed abnorme, che costringerebbe i richiedenti ad impelagarsi in un ennesimo giudizio pretestuoso e dilatatorio nonché manifestamente dannoso per la stessa amministrazione.

Ricordiamo comunque alla cittadinanza che,con riferimento ai famigliari delle vittime solo due non hanno ancora chiuso il contenzioso per il risarcimento dopo la sentenza di appello nella quale sono state  confermate tutte le motivazioni già assunte in ogni grado di giudizio, dal penale al civile.

Con riferimento al ricorso in Cassazione dispiace, non tanto per l’atto che è nelle prerogative  dell’amministrazione comunale, ma per le motivazioni mosse,  dove purtroppo ancora una volta si fa riferimento alla corresponsabilità delle vittime in modo generico e senza alcuna base giuridica o di prova, offendendo ancora una volta la memoria dei nostri cari.

viv@voce

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