MANDURIA. Amministrative 2020/2. Sammarco, candidato sindaco: “In caso di vittoria, faremo il possibile e tenteremo anche l’impossibile per restituire a questo territorio la dignità che merita”
La “Coalizione Progressista per Domenico Sammarco Sindaco” è costituita dalle liste e movimenti di Manduria Migliore, Federcivica, Senso Civico, Partito Democratico e Scelta Comune
E’ la sua prima esperienza nella Manduria “politica”?
No l’impegno politico risale a molto tempo fa, al 2010, quando insieme ad un gruppo di amici abbiamo fondato Manduria Migliore. Da allora non abbiamo mai smesso di credere nella cittadinanza attiva e nel sogno di poter cambiare effettivamente le cose.
Quindi la precedente esperienza, ai giorni nostri, a cosa le è servita?
Ho imparato che la politica è un settore davvero molto complicato nel quale necessitano grandi doti di determinazione, competenza e tenacia, mancando pur soltanto uno di questi elementi è impossibile pensare di ottenere alcunché.
Formare una coalizione. Dalla costruzione alla ufficialità. E’ stato difficile?
Mettere insieme persone con storie personali e retroscena politici completamente diversi è stata una grande ed appassionante sfida che, ad oggi mi sento di poter considerare vinta, visto il grande affiatamento che è palpabile ad ogni nostra riunione.
Candidato sindaco. Ha posto delle condizioni alle liste e ai movimenti che supportano la sua candidatura?
Non è nella mia natura dettare condizioni, ma è stato chiaro sin da subito che tutti i partecipanti al progetto condividevano valori e volontà di incidere in maniera concreta e finalmente positiva sul futuro di questo territorio. Ci siamo quindi trovati per così dire spontaneamente ed immediatamente in sintonia.
Cosa ha spinto Domenico Sammarco a candidarsi alla guida della comunità messapica?
La lunga e per me fantastica avventura come presidente della Pro Loco di Manduria, mi ha fatto amare ancora di più questa città, ma mi ha contemporaneamente aperto gli occhi sugli innumerevoli problemi che le impediscono di riprendersi il ruolo centrale che le spetta nella provincia di Taranto.
In genere, d’avanti a scelte così impegnative, il parere dei familiari è importante. Il suo quale è stato?
I miei cari sono abituati a vedermi buttare a capofitto in ogni iniziativa che intraprendo, purtroppo sono fatto in questa maniera e loro hanno imparato a supportarmi e sopportarmi, credo che questo sia il ruolo di una famiglia in fondo.
Andiamo a ritroso, e non tanto pure. Sciolto il Consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche-mafiose: ci può dire che cosa è successo?
E’ successo quello che è inevitabile quando la politica perde il contatto con la cittadinanza, si arrocca nel palazzo del potere e gestisce la cosa pubblica come fosse privata.
Campagna elettorale già partita. Lei come la vede?
La mia natura ottimista fa sì che veda sempre e comunque il lato positivo delle cose anche se credo che sia stavolta davvero oggettivo il calore ed il supporto che gran parte della cittadinanza ci manifesta.
Coalizioni in competizione. Sarà rispettosa degli avversari?
Non potrei mai agire in politica in modo diverso dal mio modo di essere, mi è e stato insegnato a rispettare tutti e soprattutto chi la pensa diversamente da me, quindi non posso fare altrimenti. Mi sento di aggiungere che chi utilizza attacchi personali in politica spesso lo fa per mancanza di argomentazioni più efficaci.
In questo clima elettorale, lei è ottimista?
Come già detto lo sono sempre, il calore e l’affetto che giornalmente ricevo mi trasmettono ulteriore entusiasmo.
Avanti ieri a Manduria c’è stato Salvini. Che effetto le ha fatto vedere la Piazza gremita di elettori del sud che, fino a ieri, venivano bollati come scansafatiche e puzzolenti?
Purtroppo la Città di Manduria ha nella sua storia recente subito spesso e volentieri occupazioni e saccheggi provenienti dall’esterno senza opporre la pur minima resistenza. E’ storicamente un bacino di voti per tutta la provincia di Taranto ed anche oltre, quindi non deve meravigliare il consenso attribuito ad un personaggio che nulla ha a che fare con la nostra storia.
Fascia tricolore. La vede all’orizzonte?
Quello che vedo all’orizzonte è una occasione di riscatto per le Città che amo.
Fare il sindaco della città messapica non sarà certo una passeggiata. Lei prova ad immaginare la mole di lavoro che, potenzialmente, l’aspetta?
Certo, siamo ben consci dell’impegno sovrumano che ci attende, ma non ci spaventa.
Ultima domanda. Ipotizziamo che lei viene eletto sindaco. I suoi primi 100 giorni come saranno?
A Manduria ci sono tantissime criticità, ritengo che in alcuni casi si possa parlare di vere e proprie emergenze, come la mancanza di servizi primari in gran parte della Città o i nauseabondi odori che la attanagliano anche proprio in questi giorni. L’elenco sarebbe lunghissimo ciò che posso garantire è che faremo il possibile e tenteremo anche l’impossibile per restituire a questo territorio la dignità che merita e far tornare finalmente Manduria GRANDE.
Giovanni Caforio