MANDURIA. Gruppo Progressisti: “Ospedale ‘M. Giannuzzi’. Covid – inizio ricoveri”
Intervento congiunto dei Consiglieri comunali Domenico Sammarco, Loredana Ingrosso e Gregorio Gentile
Alla luce delle “novità” odierne occorre tornare ancora a porre l’attenzione sulla indicibile decisione dell’ASL di Taranto di trasformare l’ospedale Giannuzzi in covid hospital con conseguente chiusura del Pronto Soccorso.
Di conseguenza, hanno interrotto anche ogni esame medico strumentale e chiuso il laboratorio analisi, con abbandono dell’utenza senza fornire una struttura medica alternativa. Pochi minuti fa hanno iniziato a ricoverare degenti covizzati (pare 8 persone) quando ancora l’ospedale non è stato messo in sicurezza per separare gli ambienti covid da quei pochi non covid restanti.
Unica “barriera difensiva” tra le due aree è una fila di sedie (sic!), con buona pace di ogni protocollo di sicurezza per gli utenti e per tutto il personale ospedaliero. In queste condizioni, con la mancanza di un adeguato piano di valutazione rischi e di opere di contenimento, si sta rischiando davvero di creare un focolaio e di mettere a repentaglio la vita di tutti.
Ci duole purtuttavia prendere atto di uno spettacolo indegno a cui abbiamo assistito e continuiamo ad assistere: il Sindaco e l’amministrazione a capo di questa Città che accettano supinamente decisioni calate dall’alto senza opporre alcuna resistenza, come fatto ad esempio dall’Amministrazione di Martina Franca che si sta opponendo con atti amministrativi alle scellerate scelte dell’Asl. Noi vogliamo invece strenuamente tenere in tutti i modi accesi i riflettori sullo scempio che si sta compiendo ai danni dei cittadini manduriani chiedendo la collaborazione di tutti, in primis dell’Amministrazione.
Per tutta risposta, il nostro Sindaco invece di fare fronte comune e lottare contro queste iniquità se la prende pubblicamente con il gruppo Progressista, accusandolo nientedimeno di non aver fatto o fare abbastanza.
In realtà abbiamo fatto tutto quanto in nostro potere, scrivendo formalmente a tutte le istituzioni aziendali e politiche interessate, nonché al Prefetto, opponendoci a questo affronto contro la nostra Città e, noi sì, chiedendo la collaborazione di tutte le forze politiche e civili presenti sul territorio.
Non si va da nessuna parte attaccandosi a vicenda e scaricando agli altri responsabilità di inazione proprie. Se davvero si vuole fronteggiare insieme questa vera e propria minaccia alla nostra città le possibilità ci sono: anzitutto il nostro ospedale è, esattamente come quello di Martina Franca, vetusto e totalmente inadatto ad essere riconvertito in Covid Hospital in sicurezza. Promuoveremo un accesso di ispettori del Ministero della Sanità al fine di verificarlo.
Per questo abbiamo già chiesto con interpellanza che si discuta nel prossimo consiglio comunale delle azioni da intraprendere. Poi si può e si deve organizzare – pur coi limiti del semi lockdown attuale e nel pieno rispetto delle normative anti-COVID – una manifestazione popolare di protesta per rendere la cittadinanza partecipe e la nostra legittima protesta visibile.
In ultimo, ma cosa non meno importante, occorre riconvocare nuovamente il tavolo dei sindaci dei territori serviti dall’Ospedale Giannuzzi per intraprendere una strada di reazione a questa ingiustizia, con molto più vigore rispetto a quella attuale. Ancora una volta siamo pronti a tendere una mano per un’azione congiunta di tutto il consiglio comunale, di maggioranza e minoranza, in difesa del nostro ospedale e del nostro territorio.
Dal canto nostro sappiamo di aver sempre fatto ed assicuriamo che continueremo a svolgere quello che non solo è il nostro dovere, ma ciò che ispira ogni nostra azione: difendere e tutelare questa Città che amiamo.