MANDURIA. “Il Presidente del Consiglio è garanzia di espressione di tutti i Consiglieri comunali. Nell’ultima assise istituzionale così non è stato”
Intervento dei Movimenti Manduria Migliore e Federcivica
L’ultimo Consiglio comunale ha regalato alla cittadinanza scene indegne in cui è stata ostacolata la discussione riguardante un punto all’ordine del giorno, nella specie quello riguardante le linee programmatiche dell’amministrazione, o addirittura l’estromissione dalla seduta di un membro dell’assise, in una maniera che riteniamo totalmente illegittima.
Ai nostri rappresentanti del Gruppo Progressista in Consiglio, ad esempio, è stata completamente vietata la possibilità di esprimere un parere sulle linee programmatiche lette dal Sindaco, sostenendo che tale atto deliberativo non necessitava di discussione.
Un modo di fare che sicuramente contravviene ai principi generali dell’ordinamento che sanciscono il diritto di parola ad ogni singolo consigliere su qualunque questione sottoposta alla deliberazione del consiglio, non bastando ovviamente il solo intervento per la dichiarazione di voto del gruppo consiliare. Intervento che, comunque, è stato ostacolato dalle ripetute interruzioni del Presidente del Consiglio che, su circa un minuto e mezzo concesso, ha più volte ostacolato il discorso del Consigliere Domenico Sammarco sostenendo che le sue opinioni non fossero attinenti alla dichiarazione di voto e, addirittura, intimandogli di rassegnarsi “perché ha perso le elezioni”.
Un comportamento gravemente contrario e lesivo della funzione che il Presidente del Consiglio svolge all’interno dell’assise cittadina a garanzia del corretto funzionamento e della dialettica tra maggioranza e minoranza, con un carattere di neutralità, che però difficilmente si scorge nelle parole di chi interrompe e addirittura commenta le posizioni di una consigliere di minoranza.
Ci preme ricordare, come movimenti promotori della Coalizione Progressista, che gli interventi dei nostri due Consiglieri – Gentile e Sammarco – rappresentano le idee e le aspirazioni di numerosi cittadini che in quelle persone si sono rispecchiate e che, più in generale, l’intera minoranza rappresenta una porzione larghissima della cittadinanza che doveva poter esprimere il proprio parere anche sulle linee programmatiche presentate, in quanto caratterizzanti la loro futura vita nella città. Parere che non può essere minimizzato all’interno dei pochi secondi disponibili per esprimere la dichiarazione di voto.
Siamo sinceramente preoccupati della deriva antidemocratica mostrata nell’ultimo Consiglio, sperando che sia stata solo la conseguenza di un sensibile nervosismo percepito all’interno della maggioranza.
Di certo questi attacchi intimidatori non avranno altro risultato che quello di rendere ancor più visibile alla cittadinanza l’inadeguatezza di chi nella maggioranza è stato chiamato a ricoprire ruoli che, evidentemente, non sono alla sua portata. Quello di cui i cittadini possono essere sicuri è che noi continueremo nel ruolo di critica costruttiva e di pungolo che ci è stato assegnato e non arretreremo di un millimetro per continuare a fare il bene del nostro territorio.