A Taranto insieme Comune e CUMM
L’Amministrazione comunale firma un protocollo con CentroAscolto Uomini Maltrattanti e Maltrattati, la prima esperienza di questo tipo nel Meridione
Continua l’attività a Taranto del CUMM (Centroascolto Uomini Maltrattanti e Maltrattati), l’associazione che ha siglato con il Comune di Taranto un protocollo d’intesa per prevenire la violenza di genere e agire contro i suoi effetti.
Il documento è stato sottoscritto a Palazzo di Città dal Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e dalla presidente del CUMM Stefania Cantoro, presenti l’Assessore ai Servizi sociali Gabriella Ficocelli e il Presidente CSV Taranto Francesco Riondino.
Si tratta di una piattaforma convenzionale innovativa per i contenuti e le prospettive, considerando che il CUMM opera non solo nei confronti degli uomini responsabili di violenza, per un percorso di piena assunzione di responsabilità, ma anche a sostegno di uomini etero e omo vittime di violenza.
«Condanniamo qualsiasi tipo di sopruso di un essere umano su di un altro essere umano – le parole del primo cittadino nell’occasione – per questo abbiamo deciso di condividere con il CUMM un percorso di collaborazione che, siamo certi, darà ottimi risultati grazie anche alla grande professionalità degli associati».
Stefania Cantoro ha spiegato che «per noi è fondamentale la vicinanza del Comune di Taranto con cui oggi avviamo un percorso tra i cui obiettivi vi sono la realizzazione di servizi di accoglienza, il sostegno psicologico per vittima e responsabile della violenza, la formazione dei formatori, interventi nelle scuole e una serie di iniziative pubbliche e culturali sul fenomeno della violenza di genere».
«Quella lanciata due anni addietro da CUMM – ha commentato nell’occasione Gabriella Ficocelli – è un’autentica sfida al cambiamento nell’approccio alla violenza sulle donne: colpire il male alla sua origine, senza aspettare che si manifesti, intervenendo proprio sul mondo maschile da cui proviene. Infatti è la prima esperienza di questo genere nel Meridione».
«L’iniziativa trae origine – ha poi spiegato Francesco Riondino – dal desiderio e dalla consapevolezza della necessità di prendere in carico gli uomini autori di comportamenti violenti nei confronti delle donne, prima che gli atti violenti insorgano o si ripetano, ma anche quegli uomini che rientrano invece nella categoria dei maltrattati, perché anche questo è un fenomeno che oggi, in relazione al suo tenore crescente, merita la giusta attenzione e considerazione».
Obiettivo prioritario dell’Associazione CUMM è proteggere le donne da ogni forma di violenza e prevenire i comportamenti violenti, sia fisici che psicologici, verso l’universo femminile e la famiglia in genere.
Gli operatori del CUMM si occupano di aiutare e sostenere gli uomini maltrattanti le donne e gli uomini maltrattati, in particolare portandoli a riflettere sui loro comportamenti e problematiche relazionali; vengono così accolti mediante percorsi individuali, anche psicoterapeutici, e gruppi laboratoriali mirati al cambiamento nella gestione degli aspetti legati alla violenza e al maltrattamento.
Scopo del CUMM è quindi indirizzare l’uomo a riconoscere la necessità di divenire parte attiva nel cambiamento, per esempio imparando a controllare gli stati di ira e arrivando a riconoscersi nel ruolo di maltrattante: la consapevolezza, infatti, è il punto di partenza di un percorso di fuoriuscita dalla violenza e di ridefinizione di sé come individuo con altre potenzialità e possibilità.
Il Centro di ascolto si occupa anche di uomini che subiscono maltrattamenti da partner o da familiari, un fenomeno forse non ampio, ma pur sempre esistente; si tratta di comportamenti violenti da eliminare, al pari di quelli che le donne stanno purtroppo subendo in questo periodo storico.
Giampiero Laera