Acqua per l’agricoltura, Cia Puglia: «Ora basta inefficienze e ritardi».
Il presidente Carrabba: «Garantire distribuzione e costi equi su tutto il territorio». Si all’autogoverno degli agricoltori per superare i problemi e migliorare il sistema. Nel Tarantino, l’immobilismo del Consorzio Stornara e Tara e il “problema Basilicata”
«La questione acqua per l’agricoltura è troppo importante e deve essere gestita con due obiettivi, innanzitutto: garantire una distribuzione efficiente e adeguata su tutto il territorio regionale in base alle differenti esigenze territoriali e colturali; assicurare prezzi sostenibili ed equi anche laddove, per le caratteristiche del terreno, occorre un quantitativo maggiore».
È la CIA Agricoltori Italiani della Puglia, attraverso le dichiarazioni del suo presidente Raffaele Carrabba, a intervenire su una questione sempre più vitale per il comparto primario pugliese. Sotto la lente d’ingrandimento dell’organizzazione agricola, la gestione della risorsa idrica da parte dei Consorzi di Bonifica.
«È giusto che siano i Consorzi di Bonifica a gestire l’irrigazione e che lo facciano con l’autogoverno dei produttori. In Capitanata il sistema funziona efficacemente, ma laddove l’azione dei consorzi risulti farraginosa e poco efficiente, occorre un intelligente cambio di rotta», ha aggiunto Carrabba.
IL COSTO DELL’ACQUA
«Non è equo che l’acqua per l’irrigazione abbia lo stesso identico prezzo in tutto la Puglia, perché ci sono terreni e tipologie di colture che necessitano di maggiori quantità di risorsa idrica: questo significa che, in diversi punti della regione, ci sono produttori costretti a sopportare costi complessivi molto superiori alla media e difficilmente sostenibili.
Questo accade soprattutto dove i terreni sono sabbiosi e, soprattutto nei mesi estivi, necessitano di molta più acqua rispetto a tipologie di terreno capaci di trattenere meglio l’acqua. Per questo motivo crediamo che abbia ragione l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, quando sostiene che la gestione vada lasciata direttamente agli agricoltori. Inoltre bisogna intervenire eliminando costi inutili ed eccessivi che pesano sulla gestione dei consorzi».
NEL TARANTINO
Oggi, giovedì 25 marzo 2021, CIA Due Mari (Taranto-Brindisi) ha inviato una nota ufficiale sulla questione idrica e qui problemi inerenti alla manutenzione del territorio. La nota è stata inviata a tutti i soggetti competenti: l’assessore Pentassuglia, il commissario unico per i Consorzi di Bonifica Ninnì Borzillo, il direttore del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara Angelo D’Andria, il responsabile del Servizio Agrario dello stesso consorzio Gianni Merlino e il responsabile del Servizio Irrigazione del medesimo ente Antonio Masella.
Nella missiva, il direttore e il presidente di Cia Due Mari, rispettivamente Vito Rubino e Pietro De Padova, fanno rilevare come già ottobre, nei diversi incontri avuti con i responsabili del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara e con il Commissario Renna, “è stata segnalata l’esigenza di effettuare lavori di pulizia e manutenzione sia del canale adduttore che di tutta la rete di distribuzione dell’acqua, attività propedeutiche all’avvio della stagione irrigua 2021.
A tal proposito, si chiede un’accelerazione nell’effettuazione delle attività e una maggiore rapidità di azione e decisione da parte della dirigenza del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara di Taranto, visto e considerato che già nella scorsa stagione irrigua, nonostante i vari solleciti fatti e la massiccia azione posta in essere dalla CIA Due Mari verso la Basilicata e il Consorzio di Bradano e Metaponto, per smascherare i comportamenti che penalizzavano gli utenti della Puglia nella gestione delle acque, c’è stato un vero e proprio immobilismo da parte della dirigenza del Consorzio Stornara e Tara.
L’immobilismo della dirigenza del Consorzio Stornara e Tara è tale che alla data di oggi non sono ancora noti i dati di attingimento acqua da parte della diga di San Giuliano per l’anno 2020.
Occorre cambiare marcia e soprattutto assumersi le responsabilità nel richiedere il rispetto degli accordi presi e la rivisitazione degli stessi sia per la Diga di Montecotugno che per la diga di San Giuliano, per evitare che durante la stagione irrigua 2021 accada quanto accaduto lo scorso anno.
Pertanto, chiediamo cortesemente all’assessore Pentassuglia e al Commissario Borzillo, che ringraziamo per l’azione positiva sin qui svolta in favore degli agricoltori, di porre in essere azioni che possano servire a velocizzare comportamenti troppo lenti da parte della dirigenza del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara”.