MANDURIA. ”Area mercatale della marina di San Pietro in Bevagna e lo stato confusionale dell’amministrazione Pecoraro”
Intervento del Gruppo Consiliare “Progressisti”
Che l’Amministrazione Pecoraro avesse poche idee e ben confuse sulla pianificazione del commercio e del territorio già era abbastanza chiaro ai più, ma quello che sta avvenendo e sta per avvenire a San Pietro in Bevagna sfiora il ridicolo.
La situazione fino allo stato attuale è ben presente in tutti gli sfortunati avventori delle nostre marine, un caotico disordine di bancarelle, con ambulanti che in assenza di regole certe e spazi fissati sono costretti ad essere abusivi, deturpa da anni in maniera permanente il centro della nostra località balneare più grande. Questo è un male e si qui siamo tutti d’accordo, ma pensare di mettervi fine con idee confuse e raffazzonate è tutto un altro discorso.
Nell’ordine le intenzioni dell’Amministrazione, allo stato attuale ed a seguito già di un paio di repentini cambi di rotta, sarebbero quelle di acquistare circa 10 casette in legno da parte del Comune – con un costo sulle spalle dei cittadini non noto – da dare in locazione ad attività commerciali ed artigianali della zona (con un regolamento appena emanato che non contiene, tra le altre cose, nemmeno le condizioni economiche minime di queste locazioni) e da collocare in Via delle Perdonanze assieme ad uno sparuto (1, 5, 10???) numero di bancarelle di dolciumi e giocattoli.
Inoltre ci sarebbe l’intenzione di effettuare lavori per far diventare area mercatale la zona del parcheggio a lato della pineta (il cui costo – che graverà sulle spalle di tutti noi – è di 98.500 euro!!) con il conseguente spostamento del mercato serale in questa zona, ovviamente con esclusione dei privilegiati sparuti commercianti di giocattoli e dolciumi di cui sopra. Per ora e fino al 30 maggio il mercato primaverile si terrà in Piazza Benedettini, “comodamente” accolto tra le auto parcheggiate, senza avere una minima cura di abbellire uno spazio dedicato, sia pur temporaneamente, ad area mercatale.
Ora è di tutta evidenza che quanto esposto porterà alcuni inevitabili effetti secondari alla già critica situazione della nostra San Pietro.
La viabilità subirà il colpo mortale della privazione dell’unico parcheggio presente nel centro urbano quello al lato della pineta, appunto (che adibito invece a parcheggio a pagamento porterebbe molti introiti al Comune), costringendo gli automobilisti a girare per ore col proprio mezzo al fine di trovare un posto dove poter sostare, congestionando così ulteriormente un traffico già invivibile.
La presenza di tre spazi adibiti a mercato moltiplicherà esponenzialmente la presenza di abusivi, che già ora con un solo posto da controllare fanno in pratica ciò che vogliono piazzandosi dove meglio credono. Infine la disparità di trattamento tra commercianti ambulanti regolarmente autorizzati, alcuni ammessi nella piazza centrale nelle casette e, solo se vendono dolciumi e giocattoli, anche con semplici bancarelle ed altri “esiliati” a lato della pineta in un luogo di certo meno frequentato crediamo, quantomeno, ponga più di qualche domanda sull’idea di parità di trattamento alla base del “progetto”.
Non più tardi di domenica mattina, l’Assessore alle attività produttive e l’Assessore ai lavori pubblici, mentre erano intenti a far spostare i venditori ambulanti dall’area di via delle Perdonanze all’area del parcheggio degli ex benedettini, come da essi stessi deliberato in giunta, riferivano con messaggi telefonici e a voce agli operatori commerciali ambulanti che la colpa era da attribuirsi alla gruppo progressista che si era lamentato dell’assenza di controlli!
Posto che la richiesta di controlli sulla legalità dovrebbe essere il faro guida di ogni amministrazione per bene, pare a dir poco assurdo che questa giunta e il Sindaco non si assumano le responsabilità delle proprie decisioni.
A margine di tutto ciò insomma dobbiamo, come al solito, constatare che la tanto sbandierata capacità di amministrare “dal primo giorno” di questa maggioranza era una consapevole ed evidente menzogna.