TARANTO. Il Mediterraneo, scrigno del passato e miniera del futuro
Giovedì 20 maggio alle ore 10,30 al Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA. Sottoscrizione del protocollo d’intesa del MArTA con CIHEAM-IAMB e dell’accordo attuativo tra MArTA, CIHEAM-IAMB e la fondazione “L’isola che non c’è” alla presenza dell’ambasciatore Giorgio Marrapodi e di Al Bano Carrisi
Recuperare la centralità socio-culturale e geo-politica del Mediterraneo facendone un luogo di pace in cui patrimonio culturale materiale e immateriale, agronomia e cooperazione internazionale siano il vero capitale di investimento per il futuro.
E’ quanto si propongono il protocollo d’intesa e l’accordo attuativo che giovedì 20 maggio alle ore 10.30 saranno sottoscritti rispettivamente tra il Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA ed il CIHEAM Istituto Agronomico del Mediterraneo, alla presenza dei rispettivi direttori, Eva Degl’Innocenti e Maurizio Raeli, e tra il Museo, il CIHEAM Bari e la Fondazione “L’isola che non c’è”, alla presenza anche di Franco Giuliano, giornalista e presidente onorario della Fondazione.
Saranno presenti all’incontro il Direttore Generale della Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ambasciatore Giorgio Marrapodi, ed il noto cantante e artista internazionale Al Bano Carrisi.
Personalità di fama nazionale e internazionale che hanno deciso di condividere l’obiettivo comune di lavorare sinergicamente per il mare nostrum, favorendo progetti di educazione e ricerca, incontri di cultura, agronomia e cooperazione internazionale, progetti con altri musei del Mediterraneo, e programmando per il prossimo 28 novembre una giornata internazionale dedicata al Mediterraneo e al suo enorme potenziale di sviluppo.
L’appuntamento del 20 maggio si svolgerà nella sala incontri del Museo Archeologico Nazionale di Taranto e sarà aperto alla stampa esclusivamente previa richiesta di accredito, così come previsto dalle norme anti-contagio COVID-19.
L’accredito deve avvenire tramite l’invio di una e-mail al seguente indirizzo: man-ta.comunicazione@beniculturali.it entro le ore 19.00 del 19 maggio p.v.