RECENSIONI. È in pubblicazione, per i tipi della Antonio Dellisanti Editore, la silloge poetica di Nino Nastasi, dal titolo “O anima mia libera”
Il libro si apre con la poesia che dà il titolo alla raccolta e già dai primi versi ci si accorge dello stampo intimista del contenuto: Improvvisamente mi alzo e scrivo, scrivo parole che fino ad ora abortivo
«Il poeta è un fiume in piena, con poca leziosità e tanto sentimento ci riporta a riflessioni di origini antiche: libertà, amore e speranza, tutti temi che egli volge a inalare ai suoi lettori con certa oculatezza”, scrive Andrea Calabrò nella prefazione.
Nino è una moltiplicazione di sentimenti, la sua indole poetica sempre tenacemente rinnovata e vastissima costituisce senza alcun dubbio un suo personale unicum nel panorama del linguaggio moderno; in lui regna il senso comune di libertà di espressione, come nelle anime libere, e non avrei mai potuto esimermi di scrivere per questa sua raccolta di sublimi versi.
Con le sue poesie il poeta ci incanta, desta meraviglia e prolifera, “Canta la Libertà”… e scrive di libertà pregresse e future; egli è un sognatore coi piedi ben piantati per terra, ritrova nuova linfa e le sue riflessioni poetiche si aprono alla consapevolezza di una possibile rinascita».
Antonino Nastasi (Nino per gli amici), nasce a Barcellona P.G. il 29 maggio 1955 e da lì, all’età di 17 anni, parte per la carriera militare, che conclude nel 2010 col grado di Capitano di Fregata, dopo aver girovagato per navi (ben 18 anni) e caserme, sia in Italia che all’estero.
Nel 2014 ha pubblicato il racconto breve “Eppur mi son scordato di te” (Kimerik) ed è presente nella Enciclopedia universale degli autori italiani 2014, edizione Kimerik, con “La connessione”, testo col quale l’autore immagina, per l’appunto, una connessione con l’aldilà.
La poesia “La cupa sera” è stata insignita della menzione d’onore alla prima edizione del concorso letterario “Parole senza confine”, aprile 2021, indetto dal Comune di Sciara (Palermo). Infine, una sua frase è stata inserita sul dipinto “Io sono”, di Francesco Brigandì, la cui immagine è stata riprodotta nel mensile di arte, cultura, informazione, del mese di aprile 2021, ARTE.
Attualmente vive a Taranto.
«Mi è sempre piaciuto scrivere. Per mancanza di tempo, perché preso dalle pressanti esigenze della vita quotidiana, non ho mai potuto dedicare molto tempo a tale piacere, a parte la realizzazione di un racconto, pubblicato nel 2014, in cui venivano riportate le emozioni di un adolescente che stava scoprendo le vibrazioni dell’amore.
L’anno scorso è arrivato il Covid che, oltre a produrre i danni a noi tristemente noti, mi ha dato maggiore disponibilità in termini temporali, facendomi iniziare a riportare sul bianco dei fogli, con il nero dell’inchiostro, le mie emozioni relative all’amore e alla vita che nel frattempo avevo vissuto – scrive l’Autore in una sua breve nota alla stampa – sottoponendole alla lettura di mia moglie che, con giudizio feroce, in qualcuna vi ha intravisto i versi che potevano definirsi poesia.
Ho così continuato a scrivere, perché i pensieri non possono essere univoci e mai finiti, arrivando ad avvertire la necessità di raccoglierli in un libro. Ecco che nasce O anima mia libera».
“O anima mia libera” (pagg. 100, ISBN 9788898791620, euro 12,00).