Studenti leccesi chiamati come relatori da Unicef per “Reimagine Education”

Studenti leccesi chiamati come relatori da Unicef per “Reimagine Education”

Ieri alle 16.30 la diretta sui social di Unicef Italia. Greta Ingrosso e Mirko Cazzato del movimento Mabasta tra i giovanissimi relatori dell’Activate Talk sulla didattica virtuosa

Ieri, martedì 8 giugno alle 16.30, si è tenuta in diretta sui social network l’Activate Talk “REIMAGINE EDUCATION”, organizzato da UNICEF con il patrocino del Ministero dell’Istruzione e in collaborazione con Ashoka Italia, INDIRE e Movimento Avanguardie Educative, nel quale sei giovani dai background differenti, attraverso la loro voce, daranno testimonianza di come la scuola ha cambiato la loro vita, aiutandoli a sviluppare le proprie competenze.

Tra i ragazzi ci sono stati anche Mirko Cazzato (19 anni) e Greta Ingrosso (15 anni), rispettivamente team leader e attivista dell’ormai noto e premiato Movimento anti-bullismo “Mabasta”, nato, realizzato e cresciuto nelle aule dell’Istituto “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce, una delle undici Scuole Changemaker di Ashoka.

dal 2016 si occupa di prevenire, contrastare e debellare ogni forma di bullismo e cyberbullismo e ha il compito di arrivare in tutte le classi d’Italia e raggiungere quanti più ragazzi possibile per portare il testato “Modello Mabasta”, sei semplici azioni innovative svolte quasi esclusivamente dai ragazzi che servono per “eliminare” qualsiasi atto.

Nel corso di questi 5 anni sono riusciti ad incontrare migliaia di ragazzi in tutta la penisola e da Agosto 2020 sono entrati anche nel mondo dello sport con “1000 a 0 – Sport Vince Bullismo Perde” riuscendo ad ottenere il patrocinio di 35 Federazioni Nazionali.

Il format “Reimagine Education” intende raccontare il cambiamento in corso nel mondo della scuola attraverso i racconti di studenti che grazie a percorsi educativi virtuosi sono riusciti a sviluppare il proprio potenziale e superare i gap che ostacolavano la loro piena realizzazione.

La scuola non solo come palestra per le competenze di base come lettura, scrittura e matematica ma anche capacità di problem-solving, lavoro di squadra, creatività e pensiero critico. Sono le cosiddette competenze del XXI secolo, di cui i giovani hanno bisogno per lavorare, avviare un’impresa, impegnarsi in modo attivo e costruttivo nelle proprie comunità. David, Mirko, Greta, Fatima, Valeria, Oxana e Samuele, che hanno dai 15 ai 22 anni, ci hanno raccontato le loro esperienze, esempi virtuosi da cui prendere spunto e trarre insegnamento.

 

Info e agenda su www.activatetalksitalia.com/activate-talk-7-2021  

 

 

viv@voce

Lascia un commento