TARANTO. CasaImpresa risponde a muso duro alle dichiarazioni di Bonomi e invita il Comune e tutte le associazioni di categoria a lanciare un segnale forte e deciso in difesa della tradizionale attività della mitilicoltura

TARANTO. CasaImpresa risponde a muso duro alle dichiarazioni di Bonomi e invita il Comune e tutte le associazioni di categoria a lanciare un segnale forte e deciso in difesa della tradizionale attività della mitilicoltura

 Risposta alle affermazioni del Presidente di Confindustria 

“Bonomi  dice di voler parlare di Taranto con chi intende discutere di futuro, non con chi propone allevamenti di cozze. Come se parlare di allevamenti di cozze sia parlare del nulla.

Riteniamo inaccettabili queste dichiarazioni perché offensive. La coltivazione dei mitili è per la città bimare una fetta importante dell’economia storica, da valorizzare, per la quale vanno introdotte innovazioni mirate a consentire la continuità e lo sviluppo ulteriore  di una attività che è anche cultura e tradizione.

Affermazioni simili tradiscono altri progetti per una terra che ha sacrificato troppo le proprie vocazioni naturali per seguire progetti che non le appartengono.

Va difeso l’orgoglio di un popolo che un tempo era fatto per la maggior parte di pescatori, l’orgoglio di poter vantare allevamenti di mitili apprezzati senza ombra di dubbio dai cittadini e dai  turisti.

Crediamo che il futuro di Taranto debba ripartire anche da qui, crediamo nella costruzione di una realtà che recuperi il passato, guardando al futuro; siamo certi delle potenzialità in termini di sviluppo alternativo alla grande industria, sviluppo che deve tracciare, tra  gli altri, percorsi sulla strada del turismo enogastronomico e che racconti di una identità marinara fiera di sé.

Chiediamo  al Sindaco del Comune, Rinaldo Melucci, che ha mostrato apertura e sensibilità  per le problematiche del comparto, ma anche a tutto il mondo associativo, una levata di scudi in difesa di quegli allevamenti di cozze denigrati dalle arroganti parole del Presidente di Confindustria. Taranto è anche e soprattutto pesca, e non intende assolutamente rinnegare  le sue origini”.

viv@voce

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