SAVA. Ma lu sciujescettu campa ancora? O cè è capaci ca è muertu cu … li fungi?
A meno di 5 mesi dal rinnovo del Consiglio comunale le voci di corridoio ci mandano a dire questo
Aria morta. Completamente stagnata. Ma forse è meglio dire devitalizzata, così risulta e non da ora la vita politica del nostro paese. Non si sente battere nessun colpo oltre alle voci di corridoio che circolano nella coalizione monopolizzata da Dario IAIA.
E allora, visto che stiamo a questo punto, vediamo cosa ci dicono o ci mandano a dire, queste voci corridoio. L’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Saracino pare che sta creando una spaccatura all’interno della maggioranza in quanto vorrebbe che fosse lui il candidato sindaco nella primavera del 2022. Ma pare, ma più che pare sembra sicuro, che questo desiderio non viene visto come quello giusto da Dario IAIA.
E sembrerebbe che Saracino sta per puntare i piedi della serie “o mi candidate a sindaco, oppure competo per conto mio alle prossime elezioni”. Questo è l’umore all’interno della coalizione vincitrice delle passate elezioni comunali. Infatti nella maggioranza non c’è più quella coesione che lo IAIA aveva costruito, e non certo con poca fatica, riuscendo ad amalgamare diversi soggetti che, quanto ai numeri, gli hanno permesso fin’ora di restare con i piedi a terra e proseguire trionfalmente verso la fine del secondo mandato amministrativo e proiettare il prossimo.
Mandato quest’ultimo che porterà nella tasche dello IAIA bel altri 15mila euro di bonus, oltre ai 3100euro di stipendio mensile percepito in tutti questi 10 anni. Francamente una bella cifra e non è affatto infamante per uno che dovrebbe, dico dovrebbe, portare avanti il completo interesse di una comunità che amministra.
Ma i proclami servono a ben poco quando manca la consistenza politica (perfetta sconosciuta per questa amministrazione) e non si portano i risultati di un decennio amministrativo (altro disastro). Avere i numeri per governare ci sta, ma ci vogliono le capacità e su tutto portare a casa i risultati. Un caso su tutti? La fogna pubblica è ancora lì sul tavolo e non è ancora una realtà per il nostro paese e Dario IAIA deve assumersi tutte le responsabilità verso il paese verso questi passati 10anni che non hanno portato per niente il servizio pubblico di così vitale importanza per il nostro paese.
Ma questo, sinceramente, è un altro capitolo che andremo a sviluppare nelle prossime settimane e non ci saranno giustificazioni, da parte dello IAIA, che reggeranno i suoi proclami. Dicevamo delle voci di corridoio che trapelano all’interno della coalizione e la corsa di alcuni facenti parte della stessa che ambiscono all’investitura di candidato sindaco dell’amministrazione uscente. Qualche settimana fa sembrava che il candidato designato fosse Gaetano Pichierri, già Consigliere comunale alla corte di Dario IAIA.
E molti si sono detti come mai? La risposta è semplice: visto che lo IAIA non si può più candidare a sindaco, in virtù dei due mandati amministrativi consecutivi già espletati, ha bisogno di un “suo” uomo di fiducia che al tempo stesso, sempre in caso di vittoria nella tornata elettorale della primavera del 2022, vedrebbe lui come assessore e Gaetano Pichierri sindaco (potenzialmente “yes man”, per molti). In questo modo risulterebbe, ufficiosamente, che è ancora Dario IAIA che guida l’amministrazione in quanto può diventare assessore e quindi presiedere a tutte le decisione della Giunta municipale e di fatto avere ancora lui il timone della nuova amministrazione.
Resta, comunque, da vedere se Gaetano Pichierri farà il manutengolo oppure brillerà di luce propria. Ma oltre a questa “simpatia” dello IAIA bussano alla porta due richieste di candidatura a sindaco, quasi apparentemente arrivate all’aut aut. I nomi? Giuseppe Saracino e Mirko Piccolo. Le voci di corridoio ci dicono che entrambi gli assessori ambiscono alla competizione elettorale e non più come Consiglieri comunali ma bensì come candidati sindaci della coalizione uscente. Per tanto per lo IAIA questo “squarcio” può fargli perdere la bussola che, lui credeva, di avere indirizzato come strada maestra.
Nella maggioranza si parla di questo e pare che più di qualcuno comincia ad avere le scatole piene di questi balletti che, pare, stanno portando seriamente alla rottura con i due assessori citati. E questo “qualcuno” pare che abbia intimato a Saracino, su tutto, di decidere cosa deve fare: stare nella coalizione o costruirsene una tutta sua? Il tandem Piccolo e Saracino, importanti e non vitali supporti amministrativi, non è di poco peso e questo è sicuro. Ma servono le decisioni. E in politica se sono forti le convinzioni un candidato scende subito in pista, senza tergiversare o lasciando spazio a illazioni che trovano il tempo che trovano.
Ma al tempo stesso, visto la situazione che entrambi occupano e in caso di abbandono della maggioranza di Saracino e Piccolo, sicuramente lo IAIA gli revocherà la carica amministrativa. In politica si fanno le scelte e non è detto che ogni scelta porta al risultato sperato. Ma se un candidato è sicuro della sua propensione alla guida di una comunità, lascia da parte i vari tatticismi e mostra subito la sua faccia. Ma se non è sicuro di se stesso, figuriamoci dei potenziali seguitori.
Ora non sappiamo se il tandem Saracino- Piccolo sta funzionando oppure se sono solo voci messe lì per lì giusto per confondere le acque. E dei due, pare, che Saracino è quello che potrebbe spuntarla nel creare una nuova coalizione e, magari, Piccolo risulterebbe un ottima spalla. Ma il tempo stringe ed è ora che escano fuori e ufficialmente queste voci di corridoio.
Cé è capaci ca, tutti eddoi (lu Scijuscettu e Petit Petit) si stà fanno li cunti belli e tennu paura cu no ssia rumannu cu lu culu an terra?
Giovanni Caforio