GROTTAGLIE. Presentazione del libro “La Verità nei loro Occhi” del professor Oronzo Forleo, neonatologo, pediatra e neuropsichiatra infantile
Lunedì 14 febbraio, alle ore 18.30, al Teatro Monticello
L’evento, organizzato dal Lions Club di Grottaglie, presieduto da Vito Milito, con la collaborazione della dott.ssa Giusy Ettorre, è realizzato con il patrocinio gratuito del Comune di Grottaglie e la collaborazione del Teatro Monticello.
Dialogheranno con l’autore la giornalista Raffaella Capriglia, il dottor Ferdinando Fabietti e la pediatra dottoressa Tina Tedesco. Parteciperanno all’incontro e porteranno il proprio saluto il sindaco di Grottaglie avv. Ciro D’Alò, l’assessore comunale alla cultura prof. Antonio Vinci, il 1° Vice Governatore Lions Distretto 108AB Roberto Mastromattei ed il past governatore distrettuale Lions dott. Roberto Burano.
Durante l’evento, sarà possibile acquistare il volume. I diritti d’autore saranno interamente devoluti alla Fondazione Telethon.
L’accesso all’evento è gratuito e consentito esclusivamente con green pass rafforzato e prenotazione obbligatoria al 349.7825384.
Il libro contiene alcuni racconti, il frutto assai parziale della fantasia e dell’esperienza maturata dall’autore nel suo lavoro sul territorio e in ospedale, dove è Direttore della terapia intensiva neonatale fino al prossimo marzo 2022.
I racconti analizzano diverse problematiche dell’esistenza, del mistero della vita nascente e di quella esperienza che non si può raccontare: la morte. I temi sono narrati con una delicatezza di altri tempi e di altri tempi è definita la sua figura nella interpretazione del fare il medico. Il saper essere e il saper fare o, almeno la ricerca di questo, è stato sempre il suo obiettivo.
I suoi racconti si fanno strada in una forma maieutica tra le pieghe delle vicende narrate e propongono una medicina che si unisce all’arte medica. Quell’arte si arricchisce anche dell’etica del dubbio, il riconoscimento dei propri limiti e quelli della scienza medica. Il dubbio e la sua etica propongono l’insanabile dualismo tra qualità e sacralità della vita.
Quell’etica suggerisce che questo dualismo non deve confliggere ma trovare nell’arte medica, nel proprio cuore e nelle speranze di ognuno il filo comune che le unisce. Nei racconti emerge inoltre prepotentemente l’importanza del comunicare e del ben comunicare, senza pregiudizi e senza interferenze personali, ma comunicare con sostegno e con semplice comunione d’intenti.
In tutte le storie si sentirà la voce dell’autore, verranno fuori le sue emozioni e quelle dei protagonisti delle narrazioni e sicuramente il pubblico ne sarà partecipe. Si vedrà quella verità della vita nelle diverse declinazioni e nei diversi contesti sociali e culturali, il tutto con una mente socratica condita dalla ricchezza del dubbio e dal cuore.