SAVA (Ta). Alloggi Arca Jonica. Assegnato alloggio ad un proprietario di 4 unità abitative e di quote di proprietà in altre due abitazioni! Altro che “trasparenza&legalità”, qui si parla di “strafottenza&illegalità” alla faccia dei veri indigenti

SAVA (Ta). Alloggi Arca Jonica. Assegnato alloggio ad un proprietario di 4 unità abitative e di quote di proprietà in altre due abitazioni! Altro che “trasparenza&legalità”, qui si parla di “strafottenza&illegalità” alla faccia dei veri indigenti

Intanto ieri pomeriggio Dario IAIA ha notificato agli abusivi l’ordinanza di sgombero degli alloggi

Non avevamo dubbi. Ma nessuno per davvero. Dopo che a primo acchito, il dirigente dell’UTC e il segretario comunale, mi hanno detto di riformulare la richiesta di accesso agli atti, la cosa ha cominciato a prendere la classica puzza.

E senza perdere ancora ulteriore tempo non mi sono scoraggiato affatto. Tutte le carte e i documenti vari sono riuscito ad averli grazie ai lettori, che avevano già in loro possesso tutta la documentazione che avevo chiesto al nostro Ente comunale. Lettori che considerano ancora importante questo giornale per la vita del nostro paese. E della serie “nò simu tutti strunzi a Sava” scoperchiamo le classiche pentole.

E chi troviamo nell’elenco degli “aventi” diritto? Il proprietario di 4 unità abitative e di quote di proprietà in altre due abitazioni! Allora con freddezza vediamo cosa dicono i requisiti per la partecipazione al concorso per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare:

all’articolo 1 e alla voce C del bando viene detto chiaro e tondo che non può partecipare “chi è titolare di diritti di proprietà o di usufrutto di immobili”.

E come deve dimostrare questo un potenziale partecipante? Il bando cita testualmente che “con la sottoscrizione della domanda il concorrente dichiara, sotto la sua responsabilità, di trovarsi nelle  condizioni oggettive e soggettive in essa indicate e si impegna a produrre, a richiesta, se necessario, documentazione probatoria, anche del possesso dei requisiti, come è previsto nel presente bando”.

Quindi con una autocertificazione, in questo nostro caso mendace, viene assegnato un alloggio ad un proprietario di 4 alloggi e di quote di proprietà in due unità abitative! Con una semplice autocertificazione!!! Incredibile. Dove sarebbe bastato per la commissione esaminatrice pigiare sul pc il link che riguarda il Catasto e vedere se corrispondeva o meno a verità l’autocertificazione prodotta! Quanta elasticità da parte della commissione, vero?

E questo è solo il primo caso che grida vendetta! Ci sarebbero anche molti dubbi sui restanti tre, erano quattro quelli “intoccabili” e con diritto di precedenza su tutti gli altri, nel vedere il loro punteggio scavalcare altri indigenti, e questi ultimi lo sono per davvero, i quali hanno prodotto alla lettera tutta la documentazione idonea per partecipazione al bando e con tanto di contratto di affitto e di situazione familiare abbastanza corposa.

E dobbiamo gridare allo scandalo perché alcuni indigenti hanno occupato abusivamente gli alloggi dell’Arca Jonica?

O dobbiamo gridare maggiormente allo scandalo, questo è poco ma sicuro, verso coloro che avrebbero dovuto far osservare e rispettare in pieno il bando di partecipazione agli alloggi? Certo l’azione degli occupanti abusivi è comprensibile, maggiormente dopo questo caso di un non indigente, ma non giustificabile.

Quando ci sono le regole, e questo vale per tutti: per chi amministra, per chi è amministrato e per chi è responsabile di un bando pubblico, devono essere rispettate e non fare le cose alla “umma umma”, tanto “niscijunu è fessa”.

Porteremo questo caso, immediatamente, con denuncia entro domani alla Guardia di Finanza  e chi ha sbagliato stavolta paghi per davvero.

Altro che “trasparenza&legalità”, qui si parla di “strafottenza&illegalità” alla faccia dei veri indigenti …

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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