SAVA (Ta). Amministrative del 12 giugno 2022. Chi vincerà la competizione? Gaetano Pichierri o Giulio Rossetti? Nel dubbio, ecco le nostre valutazioni
Ma saranno senz’altro i voti dell’elettorato d’opinione, e quello dei giovani, a decidere la partita
E così siamo arrivati alla fine della campagna elettorale e in questo ultimo mese entrambe le coalizioni, centrodestra e centrosinistra, si sono attivate al meglio per lanciare il loro messaggio elettorale.
Non sono mancati i colpi bassi che, con la politica non hanno nulla a che fare, hanno messo in risalto una cattiveria indescrivibile con toni per davvero spaventosi. Ma lasciamoci dietro tutto questo e cerchiamo di vedere, come giornale, quale potrebbero essere le ragioni o motivi che l’elettorato savese farà spostare l’ago della bilancia verso un sindaco o l’altro, o verso una coalizione o l’altra. Gli umori della Piazza sono relativi magari dettati da una onda emotiva ma sono le urne quelle dove si canta messa, ovvero dove escono i numeri.
E tutti sappiamo che scattano molle particolari durante una consultazione elettorale le quali possono anche ribaltare la più piccola e rosea delle previsioni. Andremo alle urne oltre che a scegliere il sindaco che dovrà guidare il paese per i prossimi 5 anni, e inteso anche la coalizione, per dare il nostro parere sui 5 referendum abrogativi. Il tutto si svolgerà nella giornata di domenica 12 giugno e sarà il lunedì successivo, il 13 giugno, che il savese saprà chi ha vinto le elezioni comunali. Questa competizione, vista da come è nata, non sarà uguale alle altre.
Non ci sarà ballottaggio e si aggiudicherà la vittoria elettorale la coalizione che avrà più voti. Ma un ruolo importante in questo ultimo caso lo fanno i candidati sindaci in quanto il sempre presente voto disgiunto, ovvero votare un sindaco diverso dalla coalizione di preferenza, può anche ribaltare il risultato elettorale che potrebbe pendere potenzialmente da un lato. E ora vediamo chi potrà decidere le elezioni: l’elettorato d’opinione e il voto dei giovani che si affacciano per la prima volta in una cabina elettorale.
E’ una fascia di savesi che non si allinea a nessuna delle coalizioni sul campo. Guarda le cose successe nel passato amministrativo, le valuta e di seguito dà il suo voto di preferenza. E’ un elettorato libero, sganciato da ogni riferimento di partiti o movimenti, che si muove secondo la sua logica.
E questa potrebbe essere la vera sorpresa in questa tornata elettorale.
Entrambi, elettorato d’opinione e giovani alla prima chiamata alle urne, si attestano grosso modo su 2000-2500 voti e questi numeri, sicuramente, saranno quelli che decideranno la partita.
Giovanni Caforio