SAVA (Ta). A tre settimane dall’esito vincente, il centrodestra è già in fibrillazione?
Sembrerebbe che il neo sindaco Gaetano Pichierri è già sui carboni ardenti in virtù delle moltitudini di cose che gli sono state poste e che gli sono piovute dal cielo, imprevedibilmente, una dietro l’altra
Doveva essere una passeggiata, da concludere in tempi brevissimi, e da qui ufficializzare la squadra di governo amministrativa. Ma a distanza di tre settimane il neo sindaco Pichierri è ancora abbottonato e, a detta delle voci di corridoio che si avvallano e alcune volte vengono smentite da nuovi retroscena, pare che sta trovando non poche difficoltà a mettere d’accordo le liste della coalizione e i nuovi soggetti che, entrando nell’assise istituzionale savese, stanno trattando a livello personale.
E questo è il primo caso: Daniele Scardino, noto ballerino politico locale che ha spaziato in tutto questo decennio passato dalla destra alla sinistra e dalla sinistra alla destra, il giorno dopo l’esito elettorale ha fatto capire al suo referente della Lega savese, Domenico Gigante, che non si fida di lui e quindi abbandona il partito di Salvini e cerca altre sponde. Quali sponde o meglio, quali “esigenze”? I più davano Scardino alla Presidente del Consiglio comunale e già questo faceva sollevare un bel pò di perplessità da parte di molti, compresa quella del nostro giornale proprio in virtù del “curriculum” di Scardino.
Altro caso riguarda la collocazione di Marco Di punzio: essendo la sua lista, in virtù dei numeri, l’ultima della coalizione che ha preso il Consigliere comunale a cui potenzialmente doveva toccare la Presidenza del Consiglio. Ma c’è un particolare qui, non trascurabile: il primo dei non eletti nella lista di Di punzio si chiama Lorenzo Macrì e quest’ultimo pare che goda della “grazia” dello IAIA. Cosa vuol dire questo? Che Macrì deve approdare in Consiglio comunale e a Di punzio deve toccare un assessorato e non la Presidenza del Consiglio.
Oltre a questi due rilievi, sul tavola del sindaco Pichierri c’è la patata bollente che si chiama “Mirko Piccolo”. Di Mirko sappiamo tutti che nella penultima legislatura fu il Consigliere comunale più suffragato con oltre 450 voti. E anche qui sappiamo tutti che in queste elezioni ha avuto ben 650 voti. Il 50% dei voti in più rispetto alle elezioni del 2017. Pertanto Miro Piccolo, assessore comunale uscente all’Ecologia e all’Ambiente è stato premiato dal savese per come si è prodigato nel suo comparto amministrativo.
Spesse volte lo IAIA, in manifestazioni pubbliche, ha lodato l’impegno di Piccolo nell’Assessorato che lui stesso aveva assegnato. Ma qualcosa di non chiaro, in questo rapporto che sembrava idilliaco, ha fatto inceppare la collaborazione tra i due, e le voci di corridoio vedono proprio Dario IAIA regista dell’operazione di squalifica con l’assenso (pare) del neo sindaco savese. Da un mese a questa parte una burina impiantata a Sava va dicendo che la testa di Mirko Piccolo deve saltare e quindi Piccolo, stando alle parole della burina, non dovrebbe far parte della nuova amministrazione targata Pichierri.
Ma stando alle parole della burina pare proprio che Mirko Piccolo sta rischiando, seriamente, di essere messo alla porta e di non far parte della nuova amministrazione. Noi non conosciamo le ragioni di questo clima contro Mirko Piccolo, ma siamo convinti che l’esclusione di Mirko Piccolo dalla nuova compagine amministrativa creerà un terremoto non indifferente nel centro destra savese e non sappiamo se il neo sindaco Picherri potrà o meno reggere a questa prima botta, sicuramente imprevedibile per lui.
Interpellato Mirko Piccolo, su questa situazione per lui al cardiopalma, ha ammesso il clima pesante della situazione che lo vede coinvolto ma non ha voluto spiegare quali sono state le ragioni di tutto questo. Ai giorni prossimi ne vedremo delle belle e, sperando, che il sindaco Pichierri faccia la nuova amministrazione almeno entro … San Cosimo!
Giovanni Caforio