CUT: costituito il Distretto Agroalimentare di qualità dell’Uva da Tavola
4 Province rappresentate (Bari, BAT, Taranto e Foggia)
La Commissione Italiana Uva da Tavola (CUT), l’associazione nazionale della filiera dell’uva da tavola, porta a compimento un importante obiettivo strategico a beneficio del comparto: dopo poco più di un anno dall’avvio dell’iter burocratico previsto, il 25 ottobre scorso è stato siglato l’atto costitutivo del Distretto Agroalimentare di Qualità dell’Uva da Tavola.
La costituzione, che segue al primo riconoscimento concesso a febbraio dalla Regione Puglia, è un passo storico per il settore, che dà valore agli sforzi e all’impegno degli operatori della filiera, che hanno deciso di cooperare per dare oggi una voce forte e rappresentativa al comparto.
In un momento particolarmente critico per il settore dell’uva da tavola, il Distretto rappresenta un virtuoso modello di governance con l’obiettivo di rilanciare la competitività del comparto, valorizzare il prodotto, sviluppare sostenibilità nella filiera, accelerare i processi di innovazione e ricerca sul territorio, riposizionare l’uva da tavola sul mercato, attraverso azioni ed iniziative coordinate e concrete.
Questi i numeri del Distretto dell’Uva da Tavola:
– 4 Province rappresentate (Bari, BAT, Taranto e Foggia)
– Oltre 300 imprese rappresentate;
– Oltre 650.000.000 di euro di fatturato aggregato;
– Oltre 10.000 ettari in produzione rappresentata;
– Oltre 20.000 posti di lavoro creati sul territorio;
Numeri che segnano un perimetro che è già pronto ad essere allargato con l’ingresso di altre importanti realtà imprenditoriali.
Il prossimo 4 novembre, in occasione dell’incontro tra operatori del settore organizzato da Foragri e promosso dalla CUT a Conversano c/o il D’Aragona Hotel, saranno forniti ulteriori dettagli organizzativi e verrà data comunicazione delle prime progettualità in campo, sulle quali il Distretto sta già lavorando avvalendosi del coordinamento della CUT e della consulenza tecnica dello studio Cassandro.