UIL Taranto apre la sua sede alla “Commissione delle Pari Opportunità”
La coordinatrice Doriana Caleandro: “Taranto si allinea con il resto di Italia, vigileremo sulla parità di trattamento delle donne sul posto di lavoro”
Anche Taranto si allinea con il resto di Italia. La UIL di Taranto ospiterà nella sua sede storica, quella situata nel piazzale Bestat di Piazza Dante 2, la Commissione delle Pari Opportunità.
Un organismo, quello delle Pari Opportunità, già previsto nei contratti collettivi nazionali e che ha quale scopo quello di favorire una serie di azioni per abbattere la disparità di trattamento delle donne: dall’inserimento nel mondo del lavoro, al contrasto della disparità salariale, arrivando alla crescita professionale, passando dal fenomeno della violenza sul posto di lavoro, fino alla conciliazione dei cosiddetti doveri “casa-lavoro”. Tutto questo per non lasciare indietro la donna nel campo lavorativo.
A coordinare il lavoro della Commissione ci sarà Doriana Caleandro, figura individuata grazie a un lavoro posto in essere da tutte le categorie sindacali dell’arco ionico nella stessa UIL.
La Coordinatrice potrà contare al supporto, oltre del Confederale necessario, di quello prezioso e indispensabile del costituito team con le figure responsabili indicate dalle varie categorie, teso a dare slancio e vigore al progetto.
Con lei, Angela Agrusti UIL Scuola Italia, Ilaria Pastore UIL Agroalimentari, Gaetana Pisarra UIL Pubblica Amministrazione, Patrizia D’Arcangelo UIL Telecomunicazioni e Cosima Mannavola UIL Pensionati.
Doriana Caleandro, con un’esperienza in ambito della politica locale nel Comune di Statte, muove i suoi primi passi da oltre un decennio all’interno della UILM Taranto, essendo una dipendente di Leonardo spa con mansione di ispettrice di qualità aerospaziale. È coordinatrice Pari Opportunità della UILM Puglia e membro di Commissione nazionale in Federmeccanica.
«Ci tengo a ringraziare la UIL di Taranto per la lungimiranza sul delicatissimo tema. Non lasceremo che la donna resti indietro nel mondo del lavoro solo per una questione culturale, preferendo la famiglia al lavoro e anteponendo la sua carriera a quella del marito. No, il lavoro che farà la Commissione sarà ben altro. Entreremo in maniera chirurgica sul posto di lavoro e favoriremo l’apporto di modifiche dei vari contratti collettivi nazionali e di secondo livello» è il commento della coordinatrice Caleandro.
E poi: «Il lavoro delle Pari Opportunità è già in itinere. Le aziende con più di 50 dipendenti sono tenute a presentare un rapporto biennale sulla situazione del personale sia maschile che femminile, il quale sarà oggetto di studio e indagini. Inoltre le aziende più virtuose che dimostrano con i fatti di aver attuato azioni volte ad abbattere le disparità, otterranno la cosiddetta ‘certificazione di genere’ rendendole più appetibili sul mercato del lavoro e con la possibilità di agevolazioni in sgravi fiscali o altri benefit».
E conclude facendo un focus sul lavoro che la Commissione svolgerà a Taranto: «Questa figura presente nelle altre realtà confederali, pone le sue basi da un vecchio progetto a cui il Coordinatore di Taranto finalmente ha dato slancio. Ci tengo inoltre a dire che sarà uno sportello aperto tanto alle donne quanto agli uomini.
La situazione occupazionale nel tarantino merita un’attenzione maggiore, laddove le donne fanno più fatica a entrare nel mondo del lavoro anche per una questione culturale che resta la prima causa di una incidenza alta di disoccupazione femminile.
L’obiettivo principale sarà quello di favorire l’uguaglianza fra uomini e donne, rimuovendo gli ostacoli che impediscono la realizzazione della parità di genere».